Ursula Hudson al nono Forum per il futuro dell’agricoltura a Bruxelles: «In Europa abbiamo bisogno di una politica alimentare comune sostenibile»
22 Mar 2016 | Italian
Oggi a Bruxelles si svolge il nono forum sul Futuro dell’agricoltura. In una lettera al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, Slow Food e altre 99 organizzazioni chiedono alla Commissione europea di effettuare una valutazione dell’efficacia della Politica agricola comune europea (PAC).
Al Forum annuale per il futuro dell’agricoltura (Ffa) a Bruxelles, sono in corso discussioni per sull’attuazione di pratiche agricole sostenibili, che possano offrire un aiuto alle molte sfide ambientali che dobbiamo affrontare. Ursula Hudson, presidente di Slow Food Germania e membro del Consiglio internazionale di Slow Food, ha puntato l’attenzione sul tema del cambiamento nel comportamento della società volto al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel suo discorso, Hudson ha messo in evidenza l’urgenza di una valutazione dell’attuale Politica agricola comune: «Slow Food e molte altre organizzazioni impegnate nei settori dell’agricoltura, l’ambiente, lo sviluppo, il clima, il benessere animale e i sistemi alimentari sono del parere che l’efficienza e l’efficacia della Politica agricola comune vadano esaminate con urgenza, perché non sembra che essa possa superare le sfide che attendono l’Europa in ambito agricolo, economico e ambientale, né sembra essere in grado di risolvere i problemi sistemici che la riguardano. La perdita dei mezzi di sussistenza da parte di molti agricoltori europei, la costante instabilità e la crisi del mercato europeo e di un sistema che crea un ulteriore depauperamento della biodiversità e un impoverimento delle risorse naturali, oltre a incentivi per la sovrapproduzione e gli sprechi alimentari sono solo alcuni esempi delle conseguenze negative del sistema alimentare attuale, per non parlare l’impatto sui mercati esteri».
Slow Food sostiene da tempo l’idea che la consapevolezza dei consumatori giochi un ruolo centrale nel dare loro forza per determinare un cambiamento in agricoltura e realizzare un sistema alimentare sostenibile. Tuttavia, le basi politiche debbono essere ben presenti: «Se vogliamo davvero a lavorare per un sistema alimentare ecologicamente sostenibile in Europa, dobbiamo affrontare il problema alla fonte e lungo l’intera catena di valore Il “fitness check” della Pac dovrebbe andare a fondo sul tipo di produzione che l’Ue sostiene dal punto di vista economico. Una cosa è certa: abbiamo bisogno di un sistema alimentare che fornisca cibo all’interno di un determinato contesto culturale, sociale e ambientale, oltre che sotto il profilo economico. E abbiamo bisogno di volontà politica nel sostenerlo. In Europa abbiamo bisogno di una politica alimentare comune sostenibile» ha concluso Hudson.
La lettera a Jean-Claude Juncker può essere vista in lingua inglese al seguente link.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:
[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Paola Nano, +39 329 8321285 [email protected]
Slow Food coinvolge milioni di persone che seguono la filosofia del cibo “buono, pulito e giusto”; una rete composta da appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2500 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.
Change the world through food
Learn how you can restore ecosystems, communities and your own health with our RegenerAction Toolkit.