Spagna protagonista della decima edizione di Cheese
31 Jul 2015 | Italian
La Spagna sarà il Paese ospite della decima edizione di Cheese (dal 18 al 21 settembre 2015 a Bra in Italia). La tradizione casearia iberica conta oltre 200 tipi di formaggi frutto di una straordinaria diversità: di climi, di paesaggi, di pascoli, di razze animali, di tecniche, di saperi. La conferenza Quesos? Duecento modi per dire formaggio in Spagna (Domenica 20 settembre h. 16, Cortile di palazzo Garrone, Piazza Caduti per la Libertà) offrirà una panoramica sulla biodiversità casearia iberica con le testimonianze dei protagonisti del settore.
A moderare la conferenza sarà il giornalista catalano Rossend Domènech, corrispondente in Italia di El Periodico. All’incontro parteciperanno alcuni esperti e produttori di Qué Red, la rete spagnola di casari artigianali che fa parte di FACE-network (Farmhouse and Artisan Cheese & Dairy Producers European Network). Interverranno: Remedios Carrasco, coordinatrice di Qué Red; María Jesús Jiménez, produttrice in provincia di Granada e presidente di Qué Red; María Orzáez Gálvez, produttrice di formaggio di capra a latte crudo nella Sierra Norte di Siviglia; Pascual Cabaño, responsabile del caseificio Rey Silo nelle Asturie e José Luis Martín, tecnico caseario e affinatore rinomato in tutta la penisola.
Racconteranno le difficoltà che casari e pastori devono affrontare quotidianamente per produrre e commercializzare i propri formaggi. La straordinaria biodiversità dei formaggi spagnoli è oggi minacciata dalla spinta alla standardizzazione. In nome di un malinteso concetto di salubrità e igiene, non solo la Spagna ma diversi Paesi tendono ad applicare rigidamente gli standard europei in materia di sicurezza alimentare, schiacciando le piccole produzioni e costringendole fuori dal mercato.
Il tema dell’igiene alimentare verrà approfondito durante la conferenza Le piccole produzioni casearie e l’Europa (Lunedì 21 settembre h. 15, Casa della Biodiversità).
Nell’ambito di un progetto Erasmus Plus coordinato dall’università turca di Ardahan, Slow Food Italia sta collaborando con la rete di casari artigianali Qué Red (Spagna), Slow Food Bitola (Macedonia), e l’associazione Bogatepe (Turchia), per includere deroghe di flessibilità all’interno del Pacchetto Igiene dell’Unione Europea. Attraverso lo scambio di buone prassi e la condivisione di esempi virtuosi, Slow Food vuole favorire una transizione verso normative igienico-sanitarie che siano calibrate sui piccoli produttori artigianali, che permettano loro di continuare a produrre formaggi autentici e che al tempo stesso garantiscano la sicurezza dei consumatori.
Alla conferenza parteciperanno: Remedios Carrasco, coordinatrice di Qué Red; Angel Nepomuceno, ispettore per i controlli sanitari ufficiali in Spagna, Emanuela Ceruti, produttrice e referente dei produttori del Presidio Slow Food del Macagn, Elena Karovska, di Slow Food Bitola, coordinatrice del progetto Erasmus Plus per la Macedonia; Ilhan Koçulu, produttore del Kars Gravyeri (Bogatepe, Turchia).
Cuochi, allevatori, produttori e affinatori provenienti da diverse regioni della Spagna presenteranno a Cheese le eccellenze del settore caseario iberico. Dalle Asturie, regione della Spagna che da sempre si contraddistingue per la produzione di formaggi artigianali a latte crudo, arriverà a Cheese Enrique Ojanguren, affinatore che condurrà il Laboratorio del Gusto, I formaggi delle Asturie, un tesoro nascosto (Venerdì 18 settembre h. 19:00, Istituto Velso Mucci). I quesos asturiani sono stati penalizzati per tanti anni dall’isolamento geografico che ne ha determinato, in passato, la scarsa diffusione nel resto della penisola. Grazie al lavoro di persone come Enrique, appassionato conoscitore del settore, i formaggi asturiani stanno acquisendo un posto di primo piano nelle carte dei ristoranti e nelle cantine degli affinatori più sensibili. A Cheese se ne potranno assaggiare di diversi, tra cui il Casín – da poco salito a bordo dell’Arca del Gusto di Slow Food.
Francisco Heras, chef del famoso locale Llamber di Avilés e Barcellona, proporrà nell’appuntamento a tavola Fran Heras: il principe delle Asturie, alcuni piatti tradizionali rivisitati, con un’accurata selezione di questi formaggi.
Dalla Catalogna, Francesc Portet, di Caseus Affinadors, racconterà nel suo laboratorio, I formaggi catalani diventano indipendenti (Sabato 19 h. 16, Sala Liceo Scientifico), come i formaggi della sua regione, un tempo poco conosciuti, stiano diventando un punto di riferimento per tutta la Spagna.
La Gran Sala dei Formaggi ospiterà la produzione lattiero-casearia della Spagna con una selezione di 20 formaggi a cui abbinare oltre 700 etichette presenti in Enoteca.
Lungo il Mercato dei Formaggi si trovano diversi stand spagnoli: da Madrid, il Poncelet Cheese Bar, con oltre 150 varietà di formaggi, la Queseria 1605, specializzata nella produzione del manchego, e La Cabazuela, la più antica latteria e rivendita di formaggi di capra nella capitale. Dalla Galizia arriverà il Queixo do País di Cortes de Muar, mentre dalle Asturie Ernesto Madera presenterà il suo pregiato Rey Silo, la cui lavorazione recupera la migliore tradizione artigianale della regione.
La Spagna conta oggi 39 gruppi di Slow Food attivi sul territorio (Convivia), 10 Presìdi, tra cui il Presidio del Formaggio di pecora carranzana cara negra (Paesi Baschi) e 30 Comunità di Terra Madre. I prodotti inseriti sull’Arca del Gusto fino ad oggi sono 133, tra cui 6 formaggi: il Casin, il Formaggio a latte crudo di pecora Guirra, il Formaggio di pecora carranzana cara negra, il Formaggio di pecora Rossa Maiorchina, il Formaggio di vacca di Minorca e il Tronchon del Reyno.
Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nel futuro del settore lattiero-caseario di qualità, tra queste citiamo gli Official Partners: Consorzio Parmigiano Reggiano, Lurisia, Pastificio Di Martino, Radeberger Gruppe Italia.
Dal 18 al 21 settembre 2015 a Bra (Piemonte, Italia) si tiene la decima edizione di Cheese, manifestazione internazionale a cadenza biennale, dedicata alle forme del latte che ha dato il via a una rete internazionale di casari e artigiani.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:
Paola Nano, +39 329 8321285 [email protected]
Città di Bra: Raffaele Grillo – Elena Martini +39 0172 438278, [email protected]
www.slowfood.it – www.comune.bra.cn.it
Slow Food coinvolge milioni di persone che seguono la filosofia del cibo “buono, pulito e giusto”; una rete composta da appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in più di 150 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2000 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.
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