Slow Food for Africa: Il lavoro di Slow Food per cambiare le politiche e il sistema alimentare africano
18 Feb 2014 | Italian
Si è tenuto lunedì 17 febbraio, a Milano, Slow Food For Africa, l’evento organizzato da Slow Food per rilanciare ufficialmente il progetto dei Mille orti in Africa. Dal suo inizio nel 2010 il progetto degli orti ha già realizzato mille orti sostenibili nelle scuole, nei villaggi e nelle periferie delle città di 26 paesi africani. Il nuovo obiettivo è raggiungere diecimila orti. Il progetto dei Mille Orti in Africa è stato creato per permettere alle comunità autoctone di crescere e mangiare cibo locale e fresco, oltre che per salvaguardare e promuovere i saperi e le tecniche tradizionali come elemento chiave per il raggiungimento della sovranità e della sicurezza alimentare.
Il nuovo obiettivo rappresenta una sfida importante per Slow Food, ed è un modo sia per contribuire all’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare (così è stato designato il 2014 dalla FAO), sia per formare una nuova leadership nei diversi paesi africani e sostenere la popolazione locale nella sfida di liberare il proprio continente dalla fame.
José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO, ha espresso il suo appoggio al progetto con la sua presenza. Nel suo discorso, ha affermato che «Diecimila orti permetteranno l’aumento della produzione di cibo e la disponibilità di prodotti locali, favoriranno la diversificazione dei regimi alimentari e la capacità da parte della popolazione locale di nutrirsi in modo sostenibile». Ha poi aggiunto: «Con la combinazione vincente di orti e giovani, abbiamo la possibilità di aumentare la sicurezza alimentare attraverso la produzione locale di cibo genuino».
Il Presidente di Slow Food Carlo Petrini ha sottolineato nel suo intervento che il progetto degli orti non vuole rappresentare un gesto di carità; è piuttosto una restituzione di ciò che appartiene alle popolazioni africane. Lavorando alla sua realizzazione si affronteranno anche altri problemi che coinvolgono tutti: fame, inquinamento e land grabbing.
La rete africana di Slow Food era rappresentata da cinque leader di Slow Food africani, che hanno esposto i diversi aspetti del lavoro in corso nel loro continente. Edie Mukiibi, nuovo Vice Presidente di Slow Food Internazionale, ha fornito una valutazione della prima fase del progetto, recentemente terminata: «Quattro anni fa, in Africa, Slow Food si è impegnato in un grande cambiamento: creare mille orti in tutto il continente. A quel tempo, sembrava un sogno ambizioso. Ora possiamo dire di aver realizzato molto più che la semplice creazione di orti: abbiamo creato un’importante rete che sta crescendo e lavorando per cambiare l’Africa, per offrire ai nostri bambini un futuro di pace e giustizia, e per garantire a tutti l’accesso al cibo, buono, pulito e giusto».
L’evento ha riunito importanti personalità italiane, che hanno sostenuto e si sono impegnate a sostenere il progetto degli orti in Africa.
Per vedere una registrazione dell’evento, visita http://localhost/slowfood/ o http://www.slowfoodfoundation.com
Per saperne di più sul progetto degli Orti in Africa, visitate
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