Slow Food alla Festa nazionale dell’Unità di Pesaro
29 Aug 2006 | Italian
Alla Festa nazionale dell’Unità, venerdì 1 settembre alle ore 18.00 presso la Sala Garcia Lorca dell’Area libri, Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale, presenta il suo ultimo libro edito da Einaudi: Buono, pulito e giusto.Principi di nuova gastronomia, insieme a Piero Fassino, segretario nazionale dei Democratici di Sinistra, e a Guido Tampieri, Sottosegretario del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Slow Food è presente alla Festa nazionale di Pesaro con un proprio stand. Visitarlo è un’occasione per conoscere le pubblicazioni di Slow Food Editore e l’attività della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, e per sostenere i progetti che essa porta avanti nel Sud del mondo. Uno spazio dove piacere e qualità si uniscono alla difesa di quei produttori di cibo che nel mondo si battono per conservare la propria sovranità alimentare, minacciata dalla globalizzazione.
Nei tre fine settimana della Festa inoltre, dalle 18,30 in poi, Slow Food Marche organizza le Degustazioni per Bamako. Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e destinato a sostegno del progetto Mercato di Bamako.
Uno spazio informale nel quale degustare i prodotti tipici locali in abbinamento ai migliori vini della regione: una carrellata di salumi tipici dal Montefeltro al Piceno, come il ciauscolo, la lonza o il fegatino, e assaggi di formaggi caprini e vaccini a latte crudo prodotti da artigiani marchigiani. Sono presenti, inoltre, i prodotti dei Presìdi Slow Food delle Marche: dal pecorino a latte crudo dei Monti Sibillini al lonzino di fico in abbinamento al vino di visciole, dall’oliva tenera ascolana fritta al mosciolo selvatico di Portonovo, per finire con la zuppa di cicerchia di Serra de’ Conti.
Degustando i prodotti della tradizione marchigiana, quindi, si può contribuire al finanziamento del progetto di recupero del mercato contadino di Missira, quartiere di Bamako, capitale del Mali. Il progetto, “Le soi, les voisins, le quartier” (“Il sè, i vicini, il quartiere”), è stato lanciato da Aminata Traoré, ex Ministro della Cultura del Mali e autrice di libri di denuncia della globalizzazione e di quelle politiche internazionali che penalizzano l’economia africana, grazie alla collaborazione della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
Il piccolo mercato di Missira è uno dei più antichi di Bamako, luogo di incontro per i commercianti che mettono in vendita i loro prodotti tipici: dal burro di karité al pesce, dai gioielli artigianali ai tessuti multicolori, dagli incensi alle piante medicinali.
Il progetto si ripropone di restituire ai contadini uno spazio per la vendita diretta dei prodotti locali, preservare la tipicità delle coltivazioni locali, favorire la creazione di cooperative di produttori o di piccole imprese artigiane e recuperare i saperi tradizionali tramite la formazione delle nuove generazioni.
Un gruppo di donne del mercato di Missira parteciperà a Terra Madre 2006, l’incontro che dal 26 al 30 ottobre riunirà a Torino le comunità del cibo di tutto il mondo.
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