Slow Food aderisce alla marcia “Insieme senza muri” di Milano
19 May 2017 | Italian
Il 20 maggio in corteo anche una delegazione della rete migranti di Terra Madre
Slow Food aderisce alla marcia Insieme senza muri che attraversa il 20 maggio la città di Milano, Italia.
Carlo Petrini, Presidente di Slow Food: «È spesso la disperazione a spingere milioni di persone a lasciare le proprie case e mettersi in viaggio rischiando la vita. Vogliamo interrogarci su cosa generi questa disperazione e quale possa essere il nostro ruolo di cittadini nel cercare di alleviarla. Perché contro la disperazione non ci sono muri o leggi restrittive che tengano.
In Africa e in Medio Oriente i conflitti e l’insicurezza stanno minando intere comunità. I nostri governi hanno grandi responsabilità storiche per aver contribuito a creare le condizioni attuali. Abbiamo tutti il dovere di chiedere un intervento per generare opportunità in questi Paesi, per combattere il modello produttivo occidentale, che oggi mette in ginocchio le comunità locali incapaci di far fronte ai cambiamenti climatici e alle difficoltà ambientali. Slow Food porta avanti da anni diversi progetti per sostenere coloro che hanno deciso di resistere e di restare nella propria terra per combattere i fenomeni che la impoveriscono. Oggi marciamo insieme e senza muri per combattere indifferenza e allarmismo e far sì che il cambiamento parta da tutti noi.»
Parlando di mari e Mediterraneo è impossibile non pensare alle tragedie delle migliaia di migranti morti nel tentativo di attraversarlo. Ma anche alle storie di successo di chi nel paese di arrivo crea nuove imprese e arricchisce con nuove identità culturali e gastronomiche. Se ne parlerà anche a Genova, in questi stessi giorni, durante Slow Fish, l’evento internazionale dedicato al mondo ittico e agli ecosistemi marini, organizzato da Slow Food e dalla Regione Liguria. A loro sarà dedicata la conferenza conclusiva dell’evento Un mare di culture (21 maggio ore 16) con Cheikh Guisse, associazione senegalese di Genova, Andrea Pescino, associazione Orto Collettivo e Stefano Liberti, scrittore e giornalista.
Anche l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha deciso di affrontare il tema e, in collaborazione con Slow Food, presenta quest’anno la prima edizione del Migranti Film Festival, che si svolgerà a Pollenzo, Italia, dal 10 al 12 giugno 2017. Nel corso delle tre giornate dell’evento si alterneranno 6 lungometraggi, 8 cortometraggi e altri film fuori concorso, conferenze, dibattiti, spettacoli teatrali sulla tematica dei migranti e dei fenomeni migratori, con particolare attenzione ai giovani delle seconde generazioni, alle convivenze, all’identità e alla multiculturalità.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Slow Food Internazionale – [email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori che promuove il cibo buono, pulito e giusto per tutti: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food è una vasta organizzazione, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone. Attraverso progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi e gli orti in Africa e con la mobilitazione della rete di Terra Madre, Slow Food protegge il patrimonio agro-alimentare di tutto il mondo e promuove un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, della salute e delle culture locali.
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Unisg). Nel 2004 Slow Food ha creato l’Università di Scienze Gastronomiche (Unisg) per proporre un programma di studio multidisciplinare sulla scienza e sulla cultura del cibo. L’UNISG costituisce un altro modo in cui Slow Food abbina innovazione e ricerca dal mondo accademico a conoscenze tradizionali di agricoltori e produttori di cibo. Dal 2004 a oggi circa 2100 studenti provenienti da oltre 85 Paesi hanno frequentato l’Università.
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