Slow Food a fianco dei contadini che difendono le loro terre in Sierra Norte di Puebla, Messico.
05 May 2014 | Italian
Gli Stati di Puebla e Morelos stanno vendendo a grandi imprese straniere, ma anche messicane, decine di concessioni per scavare miniere di oro e di argento, costruire gigantesche centrali idroelettriche, estrarre gas e petrolio con la controversa tecnica del fracking.
Secondo Leonardo Durán Olguín, coordinatore del Presidio del miele di ape nativa nella Sierra Norte, “La situazione sta peggiorando. Vogliono mettere a tacere la voce delle comunità. Dal 2007 a oggi, solamente nella Sierra Norte, sono stati ceduti a prezzi stracciati i diritti su circa 120.000 ettari di terre. Negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli interventi delle autorità contro i rappresentanti di alcune comunità indigene. La loro colpa? Avere protestato contro i progetti di sfruttamento delle risorse che stanno minacciando tutta l’area”.
Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, dichiara: “Gli Stati di Puebla e Morelos stanno svendendo le loro terre, con la loro natura rigogliosa. La vita delle popolazioni indigene è in pericolo e, come se non bastasse, le loro proteste sono soffocate brutalmente. È una doppia violenza intollerabile e deve finire subito”.
L’artista José Ernesto Vazquez Chanico ha realizzato per Slow Food un opuscolo di denuncia su questa situazione che minaccia la sua comunità. Per vederlo online: http://bit.ly/1iEa9rO
Slow Food Internazionale ha quindi firmato la petizione che le associazioni contadine hanno stilato. Tra gli altri firmatari anche personalità della cultura come il linguista statunitense Noam Chomsky, l’intellettuale uruguayano Eduardo Galeano, il poeta e giornalista messicano Javier Sicilia e un’ottantina di organizzazioni della società civile. Per saperne di più: http://consejotiyattlali.blogspot.com
Il Presidio del miele di ape nativa della Sierra Norte di Puebla è nato nel 2012 in collaborazione con la Cooperativa Tosepan Titataniske per tutelare l’ape nativa Scaptotrigona mexicana in quanto impollinatore e dispensatore di un miele saporito e, secondo la tradizione náhuat, curativo. Per maggiori informazioni:
Il landgrabbing che colpisce la comunità messicana è un fenomeno diffuso in tutto il mondo: giganteschi appezzamenti di terreni fertili sono venduti o affittati a prezzi irrisori. Decine di milioni di ettari sono stati ceduti negli ultimi anni per produrre cibo da esportare o agrocarburanti, per estrarre risorse o per rivendere la terra sui mercati finanziari internazionali, come qualunque altra commodity. Tutto questo minaccia gravemente l’ambiente, la sovranità alimentare e la vita stessa delle comunità locali. Per saperne di più: http://localhost/slowfood/landgrabbing
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