Slow Fish 2017 | Cuochi e cucine del mondo per difendere la biodiversità dei mari
08 May 2017 | Italian
Slow Fish, dal 18 al 21 maggio 2017 al Porto Antico di Genova (Italia), è un evento internazionale dedicato al pesce. Si caratterizza per una serie di eventi unici, in cui la promozione di buone pratiche, l’educazione al gusto, la sensibilizzazione sui temi scottanti del settore sono declinate all’insegna della scoperta di prodotti, personaggi, piatti simbolo della difesa dei sistemi marini, interpretati attraverso le diverse culture gastronomiche.
Nella Cucina dell’Alleanza i cuochi italiani e internazionali dell’Alleanza Slow Food dei cuochi preparano i loro piatti rappresentativi, utilizzando Presìdi Slow Food o prodotti dell’Arca del Gusto, spiegando al pubblico seduto intorno il proprio modo di interpretarli e valorizzarli.
- Esteban Tapia, rappresentante dell’Alleanza Slow Food dei cuochi in Ecuador, propone a Slow Fish l’encocado, esempio di contaminazione gastronomica fra le tradizioni dell’Ecuador e quelle africane, che si ottiene miscelando le materie prime dell’Oceano Pacifico con il profumo degli agrumi, il dolce del cocco e il piccante del peperoncino.
- Dalla Francia, Christian Qui del SushiQui di Marsiglia applica le tecniche della cucina giapponese al pescato del Mediterraneo. Il suo forte è il sashimi preparato secondo lo stile sugamatori, cioè presentando il pesce intero. Nell’occasione Christian spiega i diversi passaggi, dalla scelta del pesce migliore alla sfilettatura, fino all’impiattamento.
- Dall’Italia, Anna Liberto de Lo Scoglio di Albenga prepara un tortino di acciughe utilizzando due Presìdi Slow Food: l’aglio di Vessalico e gli asparagi violetti di Albenga. Gabriele Nanni del Ristorante Sirocco a Bellaria Igea Marina propone invece la sua versione di panzanella di mare, con pane a lievito madre e mosciolo selvatico di Portonovo (Presidio Slow Food).
- Dall’Olanda, Barbara Rodenburg, biologa, pescatrice e chef mette nel piatto le ostriche selvatiche e il granchio di sabbia del Presidio dei pescatori tradizionali del mare di Wadden.
- Dall’Uganda, George Ntumwa, cuoco del Ssese Island Beach Hotel, unisce i prodotti della terra ai pesci che popolano il Lago Vittoria, immensa distesa d’acqua dolce che lambisce i territori di Uganda, Tanzania e Kenya.
Nella cucina Fish-à-porter, allestita tra i banchi del Mercato, tutti i giorni chef e pescatori si alternano, accompagnando ai racconti la preparazione di alcuni piatti espressi in vendita al pubblico.
- Cris Esquivel, cuoco e portavoce della comunità filippina a Genova, prepara il relyenong bangus, pesce diliscato ripieno di verdure.
- Dalla Francia Bernard Loury, cuoco del Chez Loury di Marsiglia presenta la bouillabaisse, zuppa di pesce stufata le cui origini si dice risalgano al 600 a.C.
- Therese Theodor, ambasciatrice della cucina haitiana in Italia e ad Haiti, offre una personale interpretazione del court bouillon haitiano.
- Dall’Irlanda, Sally Barnes del Woodcock Smokery, punto di riferimento per tutti gli affumicatoi del suo Paese. A Slow Fish propone assaggi di pesce selvatico fresco lavorato sotto sale e poi essiccato con l’affumicatura.
- Giuseppe di Gerlando, pescatore e patron dell’Ittiturismo Patrizia (Italia), porta alla scoperta del gambero rosso di Sanremo: curiosità, habitat, pesca, alimentazione, caratteristiche organolettiche e degustazione del gambero in due versioni – cruda e scottata.
Inoltre, ogni giorno un Appuntamento a Tavola con i grandi chef italiani e internazionali e un Master of Food, corso di cucina su cibo e salute:
- In che senso? Palestra sensoriale per mettere alla prova i propri sensi nel valutare le caratteristiche e la qualità del cibo.
- Ma c’è pesce per tutti? – Esempi e degustazioni per valorizzare le fonti alternative di omega 3, i pesci stagionali e a ciclo vitale breve, poco conosciuti e meno costosi.
- Pesci di plastica – Per imparare a cucinare (e apprezzare) le specie dal ciclo vitale breve, come la palamita e l’occhiata, che non accumulano molti inquinanti e si riproducono più velocemente.
- Nutrizione e… non pesci – Chef e dietisti portano alla scoperta delle alternative che il mare ci offre per esaltare il piacere e mantenerci in salute, senza intaccare gli ecosistemi acquatici: meduse e alghe, molluschi e crostacei.
Il programma dettagliato dell’evento è disponibile sul sito online di Slow Fish: http://slowfish.slowfood.it/, dal quale è anche possibile richiedere l’accredito stampa (http://slowfish.slowfood.it/en/slow-fish-2017-la-rete-homepage/462-2/).
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Slow Food Internazionale – [email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Regione Liguria: Jessica Nicolini – 340 3964399 – [email protected]
Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori che promuove il cibo buono, pulito e giusto per tutti: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food è una vasta organizzazione, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone. Attraverso progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi e gli orti in Africa e con la mobilitazione della rete di Terra Madre, Slow Food protegge il patrimonio agro-alimentare di tutto il mondo e promuove un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, della salute e delle culture locali.
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