Se il Messico perderà la sua enorme ricchezza di biodiversità, sarà infinitamente povero
24 Mar 2003 | Italian
Tehuacán, Pue 20 Marzo 2003
L’invasione degli organismi geneticamente modificati, noti come transgenici, non è l’unica, né la più grave, minaccia che mette in pericolo il ricco patrimonio della biodiversità del Messico. Questo paese sta progressivamente perdendo la ricchezza biologica e culturale, tramandata di generazione in generazione, a causa dello scarso interesse verso le pratiche indigene che diedero origine all’agricoltura mesoamericana. Per tale ragione, la sostenibilità economica della cultura indigena si vede dunque irrimediabilmente minata.L’antico sapere e le tradizionali tecniche di coltivazione, esito di un’evoluzione di 7.000 anni, hanno regalato al mondo infinite varietà di mais, fagioli, amaranto, zucchine, avocado, peperoncino, cuore della cultura culinaria messicana, alimento base per molti paesi del mondo. Nonostante la loro importanza, la maggior parte delle persone non conosce la sorprendente varietà delle sementi che esistono nel nostro paese, studiate in modo sistematico soltanto a partire dal 1940. Nel 1980, per sovvertire questo processo di perdita di ricchezza culturale e biologica, l’Associazione civile “Alternativas y Procesos de Participación Social A.C.” ha avviato un progetto di sviluppo regionale sostenibile, basato sul riscatto della cultura etno-idro-agro-ecologica tradizionale, rivitalizzandola e arricchendola con nuove nozioni scientifiche e tecnologiche ecocompatibili. Questo lavoro ha meritato importanti riconoscimenti nazionali e internazionali: il Premio Slow Food per la Biodiversità, ricevuto in Italia nel 2002, ed il Premio al Merito Ecologico consegnato dal Governo messicano per il programma “Agua para Siempre” e per il programma “Quali” di riscatto della coltivazione dell’amaranto. Per dare un nuovo impulso a questo processo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 di marzo in tutti i paesi del mondo, Alternativas y Procesos de Participación Social, A.C. (organizzazione non profit) ha ufficilamente annunciato la nascita del nuovo Parco dell’Acqua, un centro di conservazione della biodiversità e delle culture indigene. L’annuncio è stato dato da Raúl Hernández Garciadiego, Direttore Generale di Alternativas, durante un’intervista alla radio regionale, alla presenza di Serena Milano e Paolo di Croce, rappresentanti del Movimento italiano Slow Food. Questo centro, che si estende per 20 ettari a nord dell’autostrada di Tehuacán (Oaxaca – Valle di Tehuacán – Cuicatlán), è uno dei principali centri di origine della biodiversità del pianeta e segna il confine orientale della regione Mixteca contadina di Oaxaca. Il Parco dell’Acqua è stato scelto da Slow Food come sede dei Presìdi nazionali a difesa della biodiversità, che il Movimento italiano promuove per riscattare la cultura gastronomica e agroecologica di ogni paese.Quest’anno il Parco ospiterà inoltre il “Museo dell’Acqua”, il primo museo messicano interamente dedicato a questo tema, e promuoverà il riscatto della tradizione della semina dell’amaranto e del mais della regione di Cuicatlán, attraverso metodi di semina a terrazza e sistemi di irrigazione preispanici, dal valore inestimabile.
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