SALONE DEL GUSTO: Slow Food presenta il suo nuovo, grande progetto

25 Oct 2002 | Italian

Durante una toccante cerimonia tenuta questa mattina presso la Sala Cittaslow, Slow Food ha ufficialmente presentato il suo progetto per una Fondazione per la Biodiversità e i Presìdi Internazionali. Insieme a Piero Sardo, Responsabile Slow Food per i prodotti tipici e al Presidente Carlo Petrini hanno preso parte alla conferenza Tito Barbini, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana; Vandana Shiva, scrittrice ed “ecoscienziata” di fama mondiale; Manuel Vasquez Montalban, ‘papà’ di Pepe Carvalho ed Eric Schlosser, autore di Fast Food Nation.Dopo un discorso introduttivo di Petrini, in cui si è visto come la Fondazione sia la logica prosecuzione del progetto dei Presìdi Internazionali (la Fondazione ha infatti tra i propri obiettivi la realizzazione dei Presìdi e il finanziamento del Premio Slow Food per la Biodiversità), la parola è passata all’Assessore Barbini, essendo la Regione Toscana partner di primissima grandezza in questa nuova avventura: la sede stessa della Fondazione sarà ospitata da Firenze. Dopo i due discorsi introduttivi che hanno illustrato i fini della Fondazione e gli auspici di Slow Food (arrivare a 300 Presìdi Internazionali per il prossimo Salone del Gusto), la parola è passata a coloro che subito hanno dimostrato una piena sintonia con le idee di Slow Food inerenti la biodiversità. La D.ssa Vandana Shiva del Navdanya Seed Conservation Movement, grande collaboratrice di Slow Food nel progetto dei Presìdi (due fra i primi Presìdi internazionali, infatti, sono stati realizzati in India con la sua collaborazione: il Presìdio sul riso Basmati e quello sull’olio di senape), ha definito la biodiversità come ‘la cultura della condivisione – la condivisione dei semi tra i contadini e delle conoscenze agricole. E’ così che si fa il cibo, non attraverso i brevetti o le modificazioni genetiche’. Vasquez Montalban ha parlato della necessità di trovare nuovi percorsi etici, concetto che è stato appoggiato in pieno da Eric Schlosser. Schlosser ha infatti sottolineato come la centralizzazione, l’industrializzazione della produzione alimentare e la devozione per l’economicità e per l’aspetto quantitativo abbiano caratterizzato il secolo appena concluso. ‘Il secolo appena iniziato ha bisogno di nuovi sistemi basati sulla biodiversità e la nascita di questa Fondazione, che io sostengo completemente, può essere l’inizio di una nuova ideologia.’Alla conferenza hanno anche partecipato quei produttori, provenienti da tutto il mondo, che rappresentano i Presìdi Internazionali e a cui è stato tributo un caloroso e commosso applauso per il grande lavoro che, tra mille difficoltà, portano avanti. Una ‘passerella’ finale è stata anche tributata a quei grandi produttori di vino che hanno reso possibile la creazione dei primi 20 Presìdi Internazionali.

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