Protecting biodiversity and ensuring food security: the path forward is agroecology
17 May 2023 | English
Il messaggio di Slow Food in occasione della Giornata internazionale per la diversità biologica
“La biodiversità per l’alimentazione e l’agricoltura è indispensabile per la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile e la fornitura di molti servizi ecosistemici vitali”. È questo il messaggio chiave di Edward Mukiibi, presidente di Slow Food , in occasione della Giornata internazionale per la diversità biologica, celebrata il 22 maggio. Basandosi sul tema Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità, scelto dalla Convenzione sulla diversità biologica che segue le conclusioni della COP15 dell’UNCBD, Mukiibi continua: “Non possiamo perdere tempo nel ricostruirlo. La biodiversità è ciò che consente ai sistemi agricoli di resistere e superare gli shock ambientali, le pandemie e la crisi climatica. Ci consente di produrre cibo con un impatto minore sulle risorse non rinnovabili e con minori input esterni, ed è essenziale per la nostra sopravvivenza”.
Slow Food crede che possiamo cambiare l’attuale sistema alimentare e renderlo più sostenibile attraverso pratiche agroecologiche, garantendo la sicurezza alimentare in tutto il mondo. “Come affermato nel Rapporto sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2022 della FAO, in realtà stiamo facendo passi indietro nei nostri sforzi per porre fine alla fame, all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione”. Il numero delle persone colpite dalla fame a livello globale, infatti, salirà a ben 828 milioni nel 2021, con un aumento di circa 46 milioni rispetto al 2020, e le proiezioni parlano di quasi 670 milioni di persone (l’8% della popolazione mondiale) dovranno ancora affrontare la fame nel 2030.
Slow Food sulla biodiversità
Da più di 30 anni Slow Food lavora per difendere la biodiversità che è alla base dell’agricoltura e della produzione alimentare: specie e varietà vegetali, razze animali, insetti utili, microrganismi, ecosistemi, saperi e cultura. È stata una delle prime organizzazioni a focalizzare l’attenzione sulla biodiversità domestica (cioè delle varietà coltivate e delle specie allevate) ed è stata la prima a considerare le tecniche di lavorazione e i prodotti trasformati (come pane e formaggi) come parte integrante del nostro patrimonio di biodiversità. “Se vogliamo garantire cibo buono, pulito e giusto per tutti, dobbiamo partire dalla biodiversità e investire in un modello di produzione che continua a generare disastri ambientali e sociali e a minare la sicurezza alimentare sia per le generazioni presenti che per quelle future”, Continua Mukiibi.
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