Produttori abruzzesi delle aree terremotate a Cheese
03 Sep 2009 | Italian
Alla settima edizione di Cheese partecipa un gruppo di produttori abruzzesi di formaggi provenienti dalle aree colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile. L’iniziativa è promossa dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per sostenere gli artigiani dell’agroalimentare nella ripresa delle attività economiche, nella convinzione che L’Aquila e il suo comprensorio, tanto duramente colpiti dal sisma, potranno vivere una nuova rinascita solo attraverso la consapevole valorizzazione delle proprie risorse.
La partecipazione a Cheese costituisce un’occasione per raccontare, a oltre cinque mesi dal sisma, le profonde ferite subite e la drammatica situazione vissuta dai produttori delle aree rurali e dai cittadini aquilani a tutt’oggi in gran numero sfollati nelle tendopoli. Allo stesso tempo, vuole essere un’opportunità per invitare tutti a visitare un territorio ancora incontaminato nel quale allevatori, contadini e artigiani producono cibo rispettando tradizioni millenarie e antiche tecniche di lavorazione.
Ne La Via Lattea del Parco, l’ampio spazio espositivo in Piazza Carlo Alberto, il pubblico può scoprire le diverse forme del latte ovino, caprino e vaccino interpretate dalla tradizione abruzzese, fatta di pastorizia, alpeggio e transumanza. La rassegna ospita anche i due più noti prodotti caseari dell’Area Protetta: canestrato di Castel del Monte e pecorino di Farindola, già Presidi Slow Food, in esposizione e vendita anche in Via Principi di Piemonte.
A Cheese i produttori abruzzesi propongono prevalentemente formaggi a latte crudo lavorati secondo la migliore tradizione casearia, già in possesso o in procinto di ottenere l’ambìto marchio del Parco.
Accanto ai formaggi sono presenti i mieli abruzzesi, al centro del progetto Monitoraggio ambientale attraverso lo studio dei mieli e dei pollini intrapreso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in collaborazione con il Centro Ricerche Miele del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata e la Federazione apicoltori italiani (Fai). Si tratta di un progetto pilota che, attraverso l’analisi dei mieli, vuole definire le peculiari caratteristiche delle produzioni apistiche dell’area protetta, oltre a individuare la presenza dei nutraceutici, sostanze benefiche per la salute umana contenute proprio nel miele. Nel frattempo, attraverso lo studio dei pollini, si sta realizzando una vera e propria mappa della diversità floristica del Parco.
Formaggi e mieli del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sono i protagonisti dei laboratori di degustazione organizzati nello stand ogni giorno, mattina e pomeriggio, sotto l’attenta guida dei tecnici dell’Ente a illustrare peculiarità e tecniche di produzione.
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