Presentato oggi il progetto Resilience Fund a sostegno dei pescatori del Presidio Slow Food della Prud’homie del Mediterraneo
14 Dec 2020 | Italian
Sostenuta da FPT Industrial, l’iniziativa è ideata da Slow Food per promuovere progetti collettivi dalla forte impronta sociale e sostenibile, aiutandoli a sviluppare le proprie potenzialità di trasformazione del sistema alimentare
Slow Food HQ, 14 Dicembre 2020. Si è svolta sulla piattaforma on line www.terramadresalonedelgusto.com la presentazione di un progetto a sostegno dei pescatori che aderiscono al Presidio Slow Food della Prud’homie del Mediterraneo, i quali rappresentano un sistema collettivo di produzione alimentare che sposa perfettamente i principi fondamentali di Slow Food. Slow Food li ha perciò scelti come modello del cambiamento necessario ad affrontare le sfide che la crisi ambientale e sanitaria ci pone e, con l’aiuto di FPT Industrial, ha deciso di finanziare le prossime azioni di questo collettivo, per accelerare il processo innovativo che esso sta realizzando.
Didier Ranc, Patron Pêcheurs de la Prud’homie, intervistato dalla giornalista Elisabeth Tempier sul molo di Seyne sur Mer – Saint Mandrier (Provence-Alpes-Côte d’Azur) ha spiegato: “La Prud’homie è un’organizzazione antica che serve a gestire i beni comuni del nostro territorio, in particolare la pesca: una regolamentazione per una comunità su un territorio, che stabilisce quando ogni pescatore va a pescare e in quali determinate aree. Questa gestione collettiva delle risorse ittiche funziona per la sostenibilità economica dei pescatori, ma anche per quella ambientale delle risorse ittiche. Il Presidio Slow Food è servito a far riconoscere proprio la modalità di gestione collettiva, attuata da una flotta di piccoli battelli, in controtendenza con la politica, in particolare europea, che favorisce la pesca industriale e si basa sul concetto di privatizzazione delle quote e delle risorse”.
La Prud’homie, che conta al suo interno anche giovani soci, è impegnata a rafforzare la filiera locale, per cui si rendono necessari interventi di ammodernamento delle strutture per la trasformazione e la conservazione del pescato. E qui entra in gioco FPT Industrial, gruppo CNH Industrial. Daniela Ropolo, responsabile iniziative sostenibili CNH Industrial, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di facilitare e accelerare il cambiamento positivo, sostenendo questo progetto. Siamo fieri di questo risultato che promuove la trasformazione sostenibile, con progetti concreti messi in atto grazie a Slow Food. FPT si riconosce nei valori della Prud’homie di inclusione sociale, rispetto del paesaggio e dell’ambiente marino, difesa della biodiversità”.
Concretamente, il progetto finanziato punta a migliorare l’efficienza della filiera corta e della catena del freddo, ottimizzando il lavoro dei pescatori allo sbarco, la manipolazione, la trasformazione e lo smistamento del pescato del giorno in maniera adeguata, igienica ed efficiente. I fondi serviranno a ristrutturare un edificio pubblico presso il porto comunale e a fornire il locale di camere refrigerate e attrezzature per la lavorazione del pescato del giorno, creando posti di lavoro. Secondo Didier Ranc, “è un progetto indispensabile per il nostro futuro”.
Paula Barbeito, coordinatrice della rete Slow Fish di Slow Food: “Abbiamo deciso di creare il Resilience Fund per garantire un reale sostegno ai nostri produttori e creare condizioni più favorevoli per le comunità. E abbiamo scelto la Prud’homie perché gioca un ruolo fondamentale nella protezione delle risorse marine, per esempio limitando la quantità e le tipologie di pesce pescato. Questi pescatori sono strettamente legati al loro territorio, mantengono viva un’economia locale e una tradizione socio-culturale antica”.
Un’altra iniziativa, già scelta e lanciata da Slow Food, sempre con il sostegno di FPT Industrial, riguarda la creazione di una food forest in Sicilia, su terreni confiscati alla mafia e con il coinvolgimento di soggetti svantaggiati: è il progetto delle cooperative Valdibella e NoE.
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Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa Slow Food
Paola Nano – [email protected] (+39) 329 8321285
Gioia Baggio – [email protected] (+39) 349 9549799
Slow Food è una rete globale di comunità locali, fondata nel 1989 per contrastare la scomparsa delle tradizioni alimentari locali e il diffondersi della cultura del fast food. Da allora, Slow Food è cresciuta diventando un movimento globale che coinvolge milioni di persone in oltre 160 paesi e che lavora affinché tutti possano avere accesso a un cibo buono, pulito e giusto. Slow Food con la sua struttura e i suoi organismi rappresentativi guida l’intero movimento.
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