Presentata CHEESE 2005, punto di riferimento internazionale per i produttori artigianali del formaggio

30 May 2005 | Italian

E’ stata presentata questa mattina a Bra (Cn) la quinta edizione di CheeseLe forme del latte, il grande evento internazionale dedicato alla produzione artigianale di formaggio e in generale al comparto lattiero-caseario. Occasione unica per trovare riunite, durante i quattro giorni della rassegna (16/19 settembre 2005), tutte le Dop e Igp europee, oltre a formaggi e produttori in arrivo anche dai paesi più lontani.

«Vogliamo che Cheese sia la festa di tutti» ha esordito il Sindaco di Bra, Camillo Scimone. «I braidesi hanno con il tempo preso coscienza che l’operazione Cheese non è solo un’iniziativa di promozione e un momento di festa. Cheese getta le basi per alimentare la risorsa turistica e qualifica la città implementando attività commerciali, ricettive e di ristorazione. La sua cadenza finisce per orientare le nostre scelte, preparando un cronoprogramma delle iniziative che si concili con i tempi dell’evento».

«La prossima edizione di Cheese sarà la più grande e la più bella mai realizzata» ha spiegato Roberto Burdese, vicepresidente di Slow Food. «Occuperà praticamente lo spazio urbano dell’intero centro cittadino, con una significativa propaggine, dedicata a importanti convegni e seminari a Pollenzo, nell’Agenzia sede dell’Università di Scienze gastronomiche. Il riconoscimento ufficiale di fiera internazionale non ha fatto che sancire un dato di fatto già riconosciuto dagli operatori e dai produttori che vengono a Bra da tutto il mondo per un momento di incontro, scambio, commercio, ma soprattutto di confronto sulle principali problematiche che agitano il settore. Sono previsti 200 espositori, divisi nelle strade del mercato per nazioni e regioni italiane; via Principi di Piemonte sarà dedicata ai 50 Presìdi Slow Food italiani e internazionali. Novità di quest’anno: lo spazio dedicato alla produzione casearia biologica, allestito in collaborazione con Aiab e la Piazza della Birra, in corso Cottolengo.»

Anche il neo assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco ha messo l’accento sul richiamo importantissimo a livello mondiale che Cheese esercita in questo settore. «La produzione casearia piemontese, con le sue nove Dop che ne sono una prestigiosa avanguardia, possiede una vasta qualità diffusa, che può e deve essere veicolata in questa occasione. E alcuni settori particolari della manifestazione, come la Strada dei pastori, mettono giustamente con forza l’accento su produzioni tipiche che hanno un forte legame con l’ambiente e la tutela del territorio. A questo tipo di scommesse leghiamo le prospettive di sviluppo per il settore agricolo piemontese.»

Il compito di illustrare il tema generale di Cheese 2005 è toccato a Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. «Si è scelto di focalizzare l’attenzione sui formaggi caprini, e lo faremo attraverso la creazione di una vera e propria “casa” in cui formaggi a latte crudo di capra saranno degustati, conosciuti e comprati. La capra ha accompagnato nel tempo le civiltà rurali, dell’Eurasia prima e poi anche del Nuovo Mondo. La sua rusticità, cioè la capacità di adattarsi a terreni scoscesi, di nutrirsi di vegetali “di scarto” non adatti agli altri animali da latte, la rende utile al recupero e all’utilizzazione di terreni marginali, collinari o montani. Dal suo latte, molto simile per composizione chimica a quello umano, si ricavano formaggi che hanno conquistato schiere di estimatori. Il latte di capra ha poi la prerogativa di prestarsi a due differenti tipi di caseificazione, acida e presamica.»

Carlo Petrini, presidente di Slow Food, ha infine preso la parola per evidenziare come Cheese 2005 sia il primo grande evento internazionale di Slow Food dopo Terra Madre. E di ampio respiro è stato il suo riferimento alle politiche mondiali che dobbiamo affrontare oggi nel settore agroalimentare, in un momento in cui le spinte della globalizzazione evidenziano le contraddizioni tra i mercati e spesso la politica agricola si riduce alla mera difesa corporativa degli interessi nazionali. Le comunità del cibo legate a Terra Madre, in particolare quelle del settore caseario chiamate in causa con Cheese, stanno creando una rete di comunicazione che si configurerà come una vera e propria lobby del cibo buono, giusto e pulito, e che farà sentire la sua forza a Bruxelles per contrastare la pressione delle grandi corporazioni industriali. «Proprio nel giorno che segue il pronunciamento negativo del popolo francese sulla Costituzione europea, va ribadito il fatto che dobbiamo pretendere di costruire un’Europa in cui anche il vasto mondo della produzione agroalimentare sostenibile possa riconoscersi. La globalizzazione virtuosa – ne è un esempio la rete di Terra Madre – esalta la localizzazione delle biodiversità attraverso l’atto determinante dell’incontro: Cheese ne è l’occasione e la città di Bra ne è il teatro.»

La manifestazione è organizzata da Slow Food e Città di Bra.
Sponsor ufficiali Fonte Santa Barbara di Lurisia, Coop, Mila, Bormioli Rocco, Emotion, Axa.

Il programma sarà disponibile da domani sul sito www.slowfood.it

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