Oltre 150 organizzazioni della società civile chiedono la riforma delle politiche agricole europee
06 Mar 2017 | Italian
Bruxelles, 6 marzo 2017 – Oltre 150 organizzazioni della società civile europea, in rappresentanza di gruppi ambientalisti e per la giustizia sociale, agricoltori biologici, pastori, contadini, gruppi a tutela della silvicoltura sostenibile e della salute, organizzazioni per il benessere animale, enti di tutela dei diritti dei consumatori, organizzazioni di promozione del commercio equo, del patrimonio culturale e dello sviluppo rurale, cooperative di consumatori, associazioni per il turismo sostenibile e di artigiani provenienti da 25 paesi dell’UE, oggi fanno appello ai leader dell’Unione affinché attuino una riforma radicale della PAC e delle politiche ad essa correlate.
La richiesta giunge mentre i ministri dell’agricoltura si incontrano a Bruxelles [1] per discutere le future riforme della Politica Agricola Comune (PAC) dell’UE, anche alla luce della consultazione pubblica [2] lanciata dalla Commissione europea proprio sul futuro della PAC.
Carlo Petrini, Presidente di Slow Food dichiara: “Abbiamo bisogno di una netta inversione di rotta per l’agricoltura europea, e perché questo avvenga dobbiamo modificare i principi che animano la PAC. C’è bisogno di una politica agricola che tuteli l’interesse dei produttori di piccola scala, che si prenda carico della salvaguardia della biodiversità e che consenta alla produzione di cibo di non essere una delle principali cause della distruzione del suolo agricolo e delle risorse naturali”.
In una dichiarazione intitolata “Good Food, Good Farming – Now” [3] i firmatari affermano che l’attuale sistema agroalimentare non funziona più, poiché non fa che consolidare lo status quo dell’agroindustria. Richiedono invece una sostanziale riforma dell’ormai inefficiente politica agricola europea [4], misura urgente per consentire il passaggio a un sistema agroalimentare che supporti economie alimentari e agricole diversificate, sia fondato su valide alternative come l’agricoltura biologica e l’agroecologia, rispetti l’ambiente e il benessere animale, promuova la salute dei cittadini e che sia responsabile verso tutta la cittadinanza.
La dichiarazione completa è disponibile qui: http://localhost/slowfood/sloweurope/wp-content/uploads/pac-position-paper-translation-DEFINITIVO.pdf
NOTE
[1] Consiglio Agricoltura e pesca, Agenda, 6 marzo 2017
[2] La consultazione pubblica sul tema “Modernizzare e Semplificare la Politica Agricola Comune (PAC)” della Commissione europea è iniziata il 2 febbraio e resterà aperta fino al 2 maggio 2017.
[3] Dichiarazione completa: http://localhost/slowfood/sloweurope/wp-content/uploads/pac-position-paper-translation-DEFINITIVO.pdf
[4] Alcuni problemi legati al sistema agroalimentare nell’UE:
- Le aziende agricole stanno scomparendo a un ritmo allarmante: 1 su 4 aziende agricole europee ha chiuso i battenti tra il 2003 e il 2013.
- A livello globale, oltre il 90% delle varietà colturali è scomparsa dai campi e il 75% della produzione di cibo mondiale è riconducibile a solo 12 specie vegetali e 5 specie animali (FAO (2004): Building on Gender, Agrobiodiversity and Local Knowledge).
- L’impatto sullo sfruttamento dei terreni dell’Europa ammonta a 269 milioni di ettari, di cui il 40% al di fuori del continente europeo: una superficie pari quasi a quella di Francia e Italia messe insieme (Fischer G., S. Tramberend, M. Bruckner e M. Lieber, di prossima pubblicazione. Quantifying the land footprint of Germany and the EU using a hybrid accounting model. Dessau: Agenzia federale tedesca per l’ambiente).
- Ogni anno, il 20% del cibo prodotto nell’UE (88 milioni di tonnellate) viene sprecato, mentre 43 milioni di cittadini dell’UE (8,5%) non riescono a permettersi un pasto di qualità ogni due giorni.
- L’uso elevato di antibiotici nell’allevamento contribuisce a sviluppare la resistenza antimicrobica, con il rischio di degenerare in una crisi globale che, entro il 2050, potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
- Nel 2014 nell’UE sono state vendute quasi 400.000 tonnellate di pesticidi (ingredienti attivi), quantità in aumento rispetto ai tre anni precedenti secondo i dati Eurostat.
- L’agricoltura è attualmente responsabile di circa il 10% di tutte le emissioni di gas a effetto serra nell’UE.
- Le emissioni generate dall’allevamento, come l’ammoniaca, contribuiscono fortemente all’inquinamento e sono responsabili di oltre 400.000 decessi nell’UE, secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente.
Per ulteriori informazioni, contattare:
Ufficio stampa di Slow Food International
[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Slow Food è un’organizzazione internazionale che si impegna affinché tutti possano conoscere e apprezzare il buon cibo: buono per chi si nutre, per chi coltiva e per l’ambiente. Slow Food coinvolge oltre un milione di attivisti, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100.000 soci appartenenti a 1.500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2400 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala in tutto il mondo.
Change the world through food
Learn how you can restore ecosystems, communities and your own health with our RegenerAction Toolkit.