Obrigado, Slow Food!

29 Jan 2005 | Italian

Il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre apre oggi il quarto giorno di lavori e conferma nei numeri e nell’atmosfera tutte le aspettative della vigilia.
Fin dalla marcia inaugurale del 26 gennaio, che ha festosamente invaso i viali alberati della città, il ruolo del forum è apparso chiaro: dare cittadinanza a tutte le istanze politiche, sociali, ambientaliste e culturali che oggi occupano volontà, cervelli e speranze a ogni latitudine.
Il programma non lascia scampo: dalle 8:30 in avanti ogni giorno quattro turni di oltre 150 incontri in contemporanea in altrettante sale, presentano un panorama immenso di movimenti, iniziative e problematiche. Dalla riforma agraria alla biodanza, dal diritto alla comunicazione alla questione del popolo Saharawi, dallo sfruttamento sessuale dei bambini brasiliani alla protezione della biodiversità agroalimentare.
Proprio quest’ultimo tema e’ stato al centro dell’incontro promosso ieri dal convivium di Slow Food Brasilia in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Agrario (MDA) brasiliano: ““Slow Food: la difesa della biodiversità e le identità dei territori rurali del Brasile”.
L’appuntamento si e’ svolto in due parti: nel primo turno e’ stato presentato il movimento Slow Food, la sua storia e le principali attivita’ attuali, sia a livello internazionale, con l’intervento di Cinzia Scaffidi, sia a livello nazionale, con l’intervento dei fiduciari di Rio de Janeiro (Margarita Nogueira), Tiradentes (Homero Vianna), Brasilia (Gabrio Marinozzi) e Florianopolis (Oscar Lippi).
Humberto Oliveira, sottosegretario del MDA, ha quindi presentato l’opera di mappatura dei prodotti tipici brasiliani che il governo Lula sta conducendo in collaborazione con Slow Food nell’ambito del protocollo di cooperazione al progetto Fame Zero. La mappa e’ finalizzata alla creazione di un catalogo dell’Arca brasiliana e ha gia’ dato vita a tre Presìdi, che si aggiungono a quello del Guarana.
Proprio la degustazione di uno di questi prodotti, l’Umbu’, ha segnato il passaggio al secondo momento dell’incontro, dedicato a Terra Madre.
L’edizione 2004 e’ stata presentata com un video e un commento di Ugo Vallauri sull’importanza della creazione di una rete di comunicazione tra le Comunita’ del Cibo. Alcuni rappresentanti di queste comunita’, dell’Argentina, del Brasile e del Peru’, erano presenti all’incontro e hanno raccontato la loro esperienza dei giorni torinesi e i successivi sviluppi.
Il pubblico ha accompagnato con grande interesse le oltre sei ore di attivita’ coordinate da Slow Food, dando vita a un vivace dibattito.
L’entusiasmo e l’energia che si respirano a Porto Alegre confermano che appuntamenti come il Forum Mondiale sono necessari per il confronto e lo scambio tra le anime complementari della societa’ civile internazionale.

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