Nasce in Uganda il nuovo Presidio Slow Food per tutelare le antiche varietà di miglio

30 Nov 2016 | Italian

La Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Slow Food Uganda annunciano un nuovo Presidio per la tutela di quattro varietà tradizionali di miglio.

Il Presidio coinvolge 30 produttori di etnia Teso, un popolazione indigena nilotica che da più di due secoli abita la parte orientale e nord del Paese. Il miglio, nelle sue diverse varietà tradizionali, rappresenta una fonte alimentare fondamentale e ha una grande importanza identitaria. La sopravvivenza di queste varietà è minacciata tuttavia dall’introduzione di altre varietà a crescita più rapida, provenienti da istituti di ricerca, che però non resistono a lunghi periodi di siccità e non mantengono costante la resa, se ripiantate.

Le quattro varietà tradizionali di miglio (emoru, emiroit, engweny e ebega) hanno ciascuna caratteristiche specifiche. L’ebega dal fusto allungato e l’engweny sono ottimi per preparare l’ataapa (polenta di miglio) e l’akouma (porridge). L’emiroit, molto resistente alla scarsità d’acqua, e l’emoru sono invece le varietà più adatte alla preparazione della birra (ajono).

«Questo Presidio sarà estremamente significativo per il Paese», dichiara Edie Mukiibi, vice presidente di Slow Food. «Protegge uno dei cereali più importanti per la sussistenza e la storia dell’Uganda. Sono certo che le quattro varietà di miglio tradizionali, minacciate dagli ibridi, avranno la possibilità di essere nuovamente al servizio del popolo Teso. Sono particolarmente grato ai produttori e alle autorità della sotto-contea di Kyere che hanno deciso di proteggere questo nostro patrimonio.»

Il Presidio è stato avviato per sostenere il lavoro dei contadini Teso e salvaguardare la biodiversità locale. Charles Oile, uno dei rappresentanti dei produttori, ha dichiarato: «Dobbiamo nominare sull’Arca del Gusto di Slow Food tutti i prodotti tradizionali del popolo dei Teso. Le nostre varietà di miglio sono state selezionate e riconosciute come fondamentali dai nostri antenati, e oggi nessuna ricerca scientifica può permettersi di disprezzarne il valore.»

I membri del Presidio sono anche coinvolti nella gestione e promozione di sei orti agroecologici Slow Food (tre comunitari e tre orti scolastici). La creazione del Presidio è stata sostenuta dai rappresentanti dei produttori Onyaiti BAG e Oile Charles e dal Fondo di Beneficienza Intesa Sanpaolo.

Ognuno di noi può sostenere il lavoro di Slow Food in difesa della biodiversità alimentare in tutto il mondo: http://donate.slowfood.com/en/

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:

[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress

Slow Food è un’organizzazione internazionale che s’impegna affinché tutti possano conoscere e apprezzare il buon cibo: buono per chi si nutre, per chi coltiva e per l’ambiente. Slow Food coinvolge oltre un milione di appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2400 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.

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