Nasce il Presidio sui metodi tradizionali di pesca delle isole Kerkennah
06 Dec 2017 | Italian
Slow Food lancerà il 9 dicembre in Tunisia il Presidio sui metodi tradizionali di pesca delle isole Kerkennah, progetto sostenuto da Lighthouse Foundation*. Kerkennah è un arcipelago composto da 14 isole, nel golfo di Gabes, davanti alla città di Sfax ed è chiamato “il vivaio del Mediterraneo”, grazie alla presenza di posidonie che favoriscono la riproduzione dei pesci.
I pescatori di Ouled Ezzedine praticano una pesca artigianale basata su strumenti antichissimi e su un sistema di gestione comune delle risorse:
- La charfia, simbolo della pesca artigianale sull’isola, è una sorta di labirinto fisso costruito allineando migliaia di foglie di palma, che grazie alle correnti indirizza i pesci verso le camere di cattura. Si tratta di un sistema di gestione unico in ambito marittimo arabo-musulmano: le famiglie dell’isola utilizzano parcelle di mare adibite alla charfia e se ne tramandano l’uso di generazione in generazione.
- Le nasse (drina), trappole a doppio cono costruite con foglie di palma in cui pesci e polpi entrano ma dalle quali difficilmente riescono a liberarsi.
- Le gargoulettes, anfore in terracotta tradizionalmente utilizzate per contenere acqua o vino, ma che a Kerkennah (e in alcune altre regioni costiere della Tunisia) sono sistemate in mare, poco lontano dalla costa, e utilizzate come trappole per i polpi, che entrano per cercare rifugio ma non riescono più ad uscirne. Nasse e gargoulettes sono oggi sostituite da equivalenti in plastica, abbandonati in mare una volta terminato il loro ciclo d’uso.
L’obiettivo del Presidio, di cui oggi fanno parte 5 pescatori, è sensibilizzare la popolazione dell’isola e gli altri pescatori sull’importanza di preservare la pesca artigianale e dare valore alla gastronomia locale. Questo gruppo di pescatori si è impegnato anche a integrare la pesca con l’agricoltura, prendendosi cura anche delle palme da dattero, perno dell’ecosistema dell’isola. La palma da dattero è oggi minacciata perché sostituita da colture più redditizie come l’ulivo. Le foglie della palma da dattero in particolare, come altri materiali presenti sull’isola (come la terracotta o l’erba alfa alfa), utilizzati per il confezionamento degli strumenti di pesca, sono stati progressivamente rimpiazzati dalla plastica
Il Presidio ha fatto anche riportare in vita la tradizione del rinnovo collettivo della charfia: ogni estate la comunità organizza il festival della charfia, durante il quale gli uomini, in mare, allineano le foglie di palma necessarie per la struttura della charfia, mentre le donne cucinano i deliziosi piatti della tradizione locale, come il couscous d’orzo con il polpo e la zuppa di pesce.
Chiunque abbia assaggiato il pesce catturato con la charfia concorda: è più buono, perché il pesce “aspetta”, tranquillamente e senza ferite, il passaggio dei pescatori che lo raccolgono.
Il Presidio sui metodi tradizionali di pesca delle isole Kerkennah è il secondo Presidio del paese, dopo quello delle Antiche varietà di grano duro di Lansarin e Gaffaya. La Tunisia vanta anche 22 prodotti a bordo dell’Arca del Gusto e 30 orti aderenti al progetto 10.000 Orti in Africa.
*La Lighthouse Foundation è una fondazione tedesca che sostiene piani di sviluppo regionali in tutto il mondo con l’obiettivo di promuovere, nel contesto dello sviluppo sostenibile, approcci integrati e di lungo termine nel rapporto tra uomo e ambiente marino. La Fondazione sostiene la campagna Slow Fish dal 2012. Slow Food lavora da molti anni nel settore della pesca sostenibile, sensibilizzando sul tema della pesca e sviluppando progetti per sostenere comunità di pescatori artigianali.
Per maggiori informazioni contattare:
Referente del Presidio
Hafed Ben Moussa
[email protected]
Ufficio Stampa Internazionale di Slow Food
Paola Nano, Giulia Capaldi
[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori che promuove il cibo buono, pulito e giusto per tutti: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food è una vasta organizzazione, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone. Attraverso progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi e gli orti in Africa e con la mobilitazione della rete di Terra Madre, Slow Food protegge il patrimonio agro-alimentare di tutto il mondo e promuove un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, della salute e delle culture locali.
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