La grande enogastronomia francese al Salone del Gusto 2006

27 Jun 2006 | Italian

L’edizione 2006 del Salone del Gusto offre una straordinaria rappresentanza del mondo enogastronomico francese.

Tra gli oltre 160 Laboratori del Gusto, in cui i partecipanti possono degustare e confrontare differenti cibi e scoprirne le fasi di trasformazione, ben 38 ospitano prodotti francesi.
Si può spaziare dai grandi formaggi, con monografie dedicate al salers tradition e al comté dello Jura, all’assaggio del famoso prosciutto nero di Bigorre, ricavato dalle carni del maiale nero di Guascogna, Presidio Slow Food.
Imperdibili sono le verticali di prestigiose etichette come il Château Gillette “Crème de tête” o il Domaine de Chevalier. Occasioni uniche per degustrare Krug Gran Cuvée e Krug Collection, veri e propri Champagne da leggenda, oppure confrontare i grandi nomi dell’enogastronomia italiana con le eccellenze francesi come i vini della Toscana con le produzioni di Châteauneuf-du-Pape oppure il parmigiano-reggiano con il comté.
Nell’ambito dell’iniziativa Incontro con l’Autore si possono conoscere le tecniche di produzione e assaggiare il cœur du berger e la brousse illustrati da François Borel, produttore nella sua piccola fattoria a La Roque d’Antheron di autentiche rarità. Queste e altre sono le proposte del ricco programma.

Il Teatro del Gusto, appuntamento irrinunciabile del Salone dove si sposano didattica ed esperienza, vede esibirsi due chef francesi di indiscussa fama.
Reine Sammut, cuoca de La Fenière di Loumarin, sabato 28 ottobre alle 12,00 prepara un piatto in cui sono utilizzati al meglio i prodotti della sua terra mediterranea, il tutto abbinato al vino della cantina Siciliana Settesoli.
Alain Senderens, chef dell’omonimo locale in place de la Medeleine a Parigi, domenica 29 ottobre alle 21,00 propone abbinamenti di altissimo livello studiati appositamente per accompagnare un vino della cantina Roberto Anselmi di Monteforte d’Alpone (Verona).

Agli Appuntamenti a tavola, iniziativa che porta i grandi cuochi a esibirsi in locali del piemonte, tre chef francesi creano cene a tema in ristoranti di Torino e delle Langhe.
Philippe Leveillé, cuoco di origini bretoni che lavora al Miramonti l’Altro Concesio, a Brescia, giovedì 26 ottobre a Le Meridien Turin nel capoluogo piemontese offre grandi emozioni esplorando tradizioni e prodotti del territorio con abile tecnica francese.
Nella stessa serata, presso il Ristorante Guido a Pollenzo, Régis Marcon, chef del tristellato Auberge et Clos de Cimes nell’Alta Loira, propone funghi e altri prodotti della natura che distribuisce sapientemente nei suoi piatti utilizzando una tecnica sopraffina, con un equilibrio perfetto di sapori e abbinamenti.
Domenica 29 ottobre all’Enoteca del Roero, Michel Husser, cuoco de Le Cherf (due stelle Michelin) a Marlenheim, prepara piatti classici della cucina alsaziana rivisitati con estro e talento.

Per la prima volta l’intero padiglione 3 del Salone del Gusto è dedicato ai Presìdi e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
Dietro le bancarelle ci sono i produttori, arrivati dai cinque continenti per raccontare la loro storia e per far conoscere i loro prodotti. I Presìdi Slow Food francesi sono cinque: la lenticchia bionda della Planèze di Saint-Flour, il maiale nero di Guascogna, il pollo coucou di Rennes, la rapa nera di Pardailhan e il rancio secco del Roussillon.

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