La Gran Bretagna a Cheese 2009
25 Jun 2009 | Italian
Gran Bretagna protagonista alla VII edizione di Cheese, con molti appuntamenti riservati all’universo lattiero-caseario inglese durante i quattro giorni dell’evento.
Nei Laboratori del Gusto casari, affinatori e selezionatori, affiancati da esperti di Slow Food, sono le guide: da loro il pubblico riceve informazioni sui prodotti, li confronta, li assaggia, scopre l’abbinamento migliore e così affina la propria sensorialità per una scelta gustosa e consapevole. Ecco quelli in cui la Gran Bretagna è protagonista:
Sabato 19
h. 19 sala Liceo Scientifico
Regno Unito: la new age dei blues – LC017
Il Regno Unito vanta oggi oltre 500 formaggi unici di cui 140 caprini, 18 bufalini e 60 erborinati. Insieme a Juliet Harbutt, autrice del libro The World of Cheese, si possono assaggiare sette eccezionali formaggi blu a testimonianza della straordinaria complessità e diversità che sa esprimere questa tipologia. In abbinamento tre tipiche bevande anglosassoni – sloe gin (gin in cui si lascia macerare una varietà di prugne), liquore di mela cotogna e un brandy del Somerset ricavato dal sidro di mele – e il passito italiano Giardini Arimei di F.lli Muratori da Forio a Ischia (Na).
Sabato 19
h. 19 sala Maschili
I Formaggi blu e l’aceto balsamico tradizionale di Modena – LC018
Le particolarità di due straordinari prodotti della natura, originati dalla lenta azione di alcuni specifici batteri e dal saper fare dell’uomo, s’incontrano. Sul plateau una selezione di erborinati da Italia, Francia, Regno Unito e Irlanda si sposa con l’aceto balsamico tradizionale di Modena stravecchio, di età minima 25 anni, presentato da Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico di Modena con sede a Spilamberto (Mo); abbinamento con vini e alcuni grandi distillati importati in Italia da Fazi Battaglia.
Domenica 20
h. 13 sala Liceo Scientifico
Il mio formaggio del cuore: gli affinatori europei – LC020
I migliori affinatori internazionali di Cheese propongono il formaggio simbolo della loro professione. Cinque eccezionali esempi di come il saper fare dell’uomo possa dare prodotti d’alta qualità e forte personalità. Neal’s Yard Dairy dalla Gran Bretagna, Hervé Mons dalla Francia, Manuel Maia di Tradifoods dal Portogallo, Poncelet dalla Spagna e, infine, Sheridans Cheesemongers dall’Irlanda: ognuno parla della propria attività di ricerca, selezione e stagionatura e presenta, insieme al formaggio, l’abbinamento perfetto.
Il Presidio
La Gran Bretagna è inoltre presente con il cheddar artigianale del Somerset, Presidio Slow Food che ha uno stand espositivo in via Principi di Piemonte, la zona dedicata ai progetti di difesa, promozione, consulenza e supporto portati avanti dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus sia in Italia che all’estero.
Il Cheddar oggi è uno dei formaggi più diffusi al mondo ed è diventato praticamente sinonimo di prodotto industriale e omologato. Nella contea di Somerset, sua zona di origine, alcuni caseifici continuano la produzione, ma tutti insieme non rappresentano neppure il cinque per cento dei 400 produttori esistenti prima della II Guerra Mondiale. Inoltre, a partire dal dopoguerra, il governo inglese ha tentato di omologare la produzione con una serie di leggi e il lancio sul mercato di blocchi di formaggio senza crosta prodotto con latte pastorizzato ha compromesso ulteriormente le caratteristiche del Cheddar artigianale. Oggi soltanto tre casari conservano la tecnica tradizionale, lottando per il riconoscimento del loro lavoro.
Il Cheddar del Presidio pesa tra i 25 e i 30 chilogrammi e stagiona da un minimo di undici mesi fino a due anni. Nessun Cheddar è uguale all’altro e perfino formaggi prodotti dalla stessa mano in giorni diversi della settimana hanno profili aromatici distinti. Il Cheddar artigianale del Somerset ha una crosta ricca di muffa, di colore grigio brunastro. La pasta è di un giallo intenso, color del fieno, con aromi complessi e note di erba secca, fieno, sentori tostati e una sfumatura affumicata. Ha consistenza morbida al tatto e burrosa.
I tre produttori del Presidio non fanno più di dieci o venti forme al giorno: dall’inizio alla fine della lavorazione, ogni Cheddar richiede tre giorni di lavoro. Il latte utilizzato è prodotto nelle fattorie degli stessi casari (non trattato e lavorato entro un giorno dalla mungitura) e i fermenti sono rigorosamente locali.
Il Presidio è stato creato per educare i consumatori a un diverso tipo di Cheddar, prodotto con latte crudo fresco locale e lavorato a mano. Si è dunque adoperato per promuovere l’educazione del gusto tramite la partecipazione ad eventi locali e internazionali (quasi ogni volta il Cheddar artigianale crea grande sorpresa nel pubblico), per diffondere la conoscenza delle tecniche agricole tradizionali e per favorire un’agricoltura sostenibile.
Area di produzione
Contea di Somerset
Referente del Presidio
Randolph Hodgson
Tel. +44 20 7645 3550
[email protected]
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