Inaugurata l’undicesima edizione di Cheese con i protagonisti del Premio Resistenza Casearia 2017
15 Sep 2017 | Italian
I premiati di quest’anno arrivano da Stati Uniti, Georgia, Capo Verde e Italia
È stata inaugurata stamattina alla presenza di Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale, e delle massime autorità locali, l’undicesima edizione di Cheese, in corso fino al 18 settembre 2017 a Bra, Italia. Durante la cerimonia è stato consegnato il premio Resistenza Casearia, quest’anno alla sua quinta edizione. Un riconoscimento che Slow Food assegna a quei pastori e a quei casari artigiani che si distinguono per la passione, la dedizione e l’impegno nella ricerca della qualità, rifiutando le scorciatoie della falsa modernità e rispettando naturalità, tradizione e benessere animale. Produttori di piccola scala che resistono, nonostante le fatiche, i rischi, l’isolamento, mantenendo vivi patrimoni straordinari di saper fare e di paesaggi. Il Premio Resistenza Casearia è andato quest’anno a: Andy Hatch – Wisconsin (Stati Uniti) del Presidio Slow Food dei formaggi a latte crudo americani Andy Hatch ha ricevuto il premio non solo per il valore organolettico delle sue produzioni casearie, ma anche per la sua attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica americana sull’importanza del latte crudo, per il suo lavoro quotidiano di difesa della biodiversità casearia e delle produzioni artigianali. Andy Hatch combatte ogni giorno per affermare un modello di allevamento e di produzione meno impattante sugli ecosistemi sul pianeta, più rispettoso dei ritmi della natura e del benessere animale, in grado di offrire sapori più autentici e complessi, vero piacere del gusto. Kakha Abulidze – Agricultural Cooperative Alaznistavi (Georgia) Kakha Abulidze ha ricevuto il premio in rappresentanza dei produttori della cooperativa Alaznistavi, per la loro attività di difesa del territorio e di una cultura antica. Veri e propri “resistenti” custodiscono, in un ambiente difficilissimo e ad alta quota sugli altopiani caucasici, razze locali a forte rischio di estinzione. Conservano e trasmettono pratiche produttive tradizionali affinché formaggi come il tushuri guda – segnalato sull’Arca del gusto di Slow Food – non siano perduti. Grazie al loro impegno quotidiano la cultura dei tusheti, come viene chiamato il popolo che abita quella regione, sopravvive. Roberto Logias – Presidio Slow Food del Fiore sardo dei pastori (Sardegna, Italia) Roberto Logias ha ricevuto il premio in rappresentanza di quegli allevatori e produttori sardi che si adoperano per preservare una tradizione, un territorio incontaminato, una cultura. In particolare, è stato premiato il suo personale impegno a non utilizzare fermenti selezionati. Va salvata, infatti, non solo la biodiversità animale e vegetale, ma anche la biodiversità della flora microbica, messa a rischio dall’impiego dilagante, anche tra i produttori artigianali, dei fermenti industriali, nuovi protagonisti di un mercato massificato fatto di sapori uniformi, piatti e omogenei. Irineu Eusebio da Luz – Presidente della Cooperativa Criadores das Montanhas Presidio Slow Food del caprino del Pianalto norte (Capo Verde) Irineu Eusebio da Luz ha ricevuto il premio in rappresentanza di tutti i produttori della Cooperativa Criadores das Montanhas, Presidio Slow Food, per il contributo dato dalla Cooperativa nel preservare una produzione casearia in un territorio difficile, quasi del tutto privo dei servizi più elementari, molto caldo e arido. La loro presenza è una garanzia di sopravvivenza per un’intera comunità. Il loro formaggio, Presidio Slow Food, è altresì un testimone dell’integrazione che si è realizzata nel corso dei secoli fra le due anime della popolazione di Capo Verde, quella africana e quella europea, soprattutto portoghese. Luigi De Carolis di Civita di Cascia (Umbria) e Paola Capanna di Amatrice (Lazio) Luigi De Carolis e Paola Capanna hanno ricevuto il premio in rappresentanza di tutti i produttori delle regioni dell’Italia centrale colpiti dal terremoto nel 2016, perché nonostante la tragedia che ha coinvolto le loro comunità, stanno resistendo e hanno cominciato a ricostruire le loro case, i loro centri abitati, i loro laboratori. Grazie a questi produttori il territorio non sarà spopolato e abbandonato, ma potrà risorgere e continuare a conservare tradizioni e biodiversità.
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa. Dal 15 al 18 settembre 2017 a Bra (Piemonte, Italia) si tiene l’undicesima edizione di Cheese, la manifestazione biennale dedicata ai formaggi che ha dato il via a una rete internazionale di casari e artigiani.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Slow Food Internazionale [email protected], [email protected] +39 0172 419 645 – Twitter: @SlowFoodPress Città di Bra Elena Martini e Erica Asselle, +39 0172 438278, [email protected]
Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori che promuove il cibo buono, pulito e giusto per tutti: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food è una vasta organizzazione, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone. Attraverso progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi e gli orti in Africa e con la mobilitazione della rete di Terra Madre, Slow Food protegge il patrimonio agro-alimentare di tutto il mondo e promuove un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, della salute e delle culture locali. |
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