Inaugurata la decima edizione di Cheese con i protagonisti del Premio Resistenza Casearia 2015

18 Sep 2015 | Italian

È stata inaugurata stamattina alla presenza di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e delle massime autorità locali, la decima edizione di Cheese, in corso fino al 21 settembre 2015 a Bra, Italia.

Durante la cerimonia è stato consegnato il premio Resistenza Casearia, quest’anno alla sua quarta edizione. Un riconoscimento che Slow Food assegna a quei pastori e a quei casari artigiani che si distinguono per la passione, la dedizione e l’impegno nella ricerca della qualità, rifiutando le scorciatoie della modernità e rispettando naturalità, tradizione e gusto. Produttori di piccola scala che resistono, nonostante le fatiche, i rischi, l’isolamento, mantenendo vivi patrimoni straordinari, di saper fare, di paesaggi, di rapporto con gli animali.

Il Premio Resistenza Casearia è andato quest’anno a: 

André Valadier, storico produttore della Tome de Laguiole (Francia).

André Valadier, allevatore della piccola regione dell’Aubrac, ha il merito di aver fatto rinascere, negli anni Sessanta, la Tome de Laguiole, un prodotto fondamentale della tradizione casearia francese, e l’allevamento della razza bovina Aubrac. Fondatore della cooperativa Jeune Montagne, per anni sindaco della città di Laguiole, consigliere regionale della Midi-Pyrenées e presidente del comitato nazionale dei prodotti caseari dell’Inao, André Valadier è ancora oggi, a 82 anni, un punto di riferimento per le nuove generazioni di casari francesi.

Guilherme “Capim” Ferreira, giovane veterinario e produttore di formaggi di São Roque de Minas (Brasile).

Nato e cresciuto nella città di São Paulo, Guilherme “Capim” Ferreira, 28 anni, ha fatto della fattoria del nonno a São Roque de Minas un fondamentale punto di partenza per costruire il suo futuro. Nel 2011, dopo la laurea in veterinaria, Guilherme ha deciso di rilevare l’azienda di famiglia e dedicare la sua vita all’allevamento e alla produzione di formaggi come il tradizionale Serra da Canastra, prodotto dell’Arca del Gusto di Slow Food. Ha scelto inoltre di recuperare una razza bovina locale: la caracu. Oggi, pur nel rispetto della tradizione, la sua azienda agricola è tra le più all’avanguardia nel paese, ha allargato l’allevamento anche a razze suine e presto diventerà fattoria didattica.

María Jesús Jiménez Horwitz, casara e attivista in difesa dei formaggi tradizionali spagnoli.

Casara di Jayena, nella zona di Granada (Spagna) e presidente della Red Española de Queserías de Campo y Artesanas, associazione di produttori spagnoli che difende e promuove il settore caseario artigianale, María Jesús Jiménez Horwitz si batte in prima persona per tutelare la straordinaria biodiversità dei formaggi spagnoli, oggi minacciata dalla standardizzazione e dalle norme igienico-sanitarie. Laureata in farmacia, ha conseguito un master in sicurezza alimentare per poter meglio dialogare con le amministrazioni e le autorità sui vincoli normativi che rendono difficile la sopravvivenza di piccoli caseifici artigianali e delle tradizioni a essi legate. 

Agitu Ideo, produttrice casearia e allevatrice di capre mochene, originaria di una comunità pastorale etiope, emigrata in Trentino Alto Adige (Italia).

Originaria di Addis Abeba, Agitu Idea, è fuggita a 18 anni dall’Etiopia, dopo esser stata più volte minacciata a causa del suo impegno contro il land grabbing delle multinazionali. Ha scoperto Trento da studentessa e ha deciso di allevare a Valle San Felice, in val di Gresta, la capra pezzata mochena, sull’Arca del Gusto di Slow Food perché a rischio di estinzione. Agitu, 36 anni, ha avviato l’azienda La capra felice, dove alleva, su 11 ettari di terreni recuperati dall’abbandono, 70 capre e 50 galline ovaiole e coltiva 4000 metri quadrati di orticole. La capra felice è anche piccolo caseificio e agriturismo sociale.

Ferdinando Quarteroni, allevatore di capre orobiche, razza a rischio di estinzione della Lombardia, Presidio Slow Food (Italia).

Ex elettricista abituato alla vita cittadina, vent’anni fa Ferdinando Quarteroni ha deciso di cambiare vita e, con la famiglia, si è trasferito in campagna per iniziare una nuova avventura: l’allevamento. A Lenny, in Valle Brembana, nell’agriturismo che porta il suo soprannome,Ferdy alleva vacche di razza bruna, cavalli avelignesi e capre di razza orobica, Presidio Slow Food. Produce tradizionali formaggi di latte di capra come il roviola, il matuscin e il formagin.L’azienda agricola è anche fattoria didattica aperta alle scuole, luogo di ospitalità e piccolo centro benessere.

Madeleine Hanssen, produttrice di Herve a latte crudo, Presidio Slow Food (Belgio).

L’herve è famoso in tutto il Belgio, ma pochi conoscono la tipologia a latte crudo, ormai rarissima. In provincia di Liegi, Madeleine ha rilevato l’azienda famigliare (una cascina centenaria) e ha ripreso a produrre, insieme al marito Philippe, l’Herve tradizionale a latte crudo, Presidio Slow Food.

L’herve di Madeleine è il frutto di una passione familiare che arriva da lontano, ma che ancora oggi subisce le insidie legate a normative iperigieniste. Proprio queste normative hanno portato alla chiusura dell’azienda famigliare di José Munnix, ultimo produttore di herve a latte crudo insieme a Madeleine Hanssen. In reazione a ciò, i produttori artigianali della Vallonia, tra cui Madeleine, si sono riuniti per definire strategie condivise per difendere le piccole produzioni a latte crudo e portare avanti la loro battaglia per i valori della resistenza casearia.

Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nel futuro del settore lattiero-caseario di qualità, tra queste citiamo gli Official Partners: Consorzio Parmigiano Reggiano, Lurisia, Pastificio Di Martino, Radeberger Gruppe Italia.  

Dal 18 al 21 settembre 2015 a Bra (Piemonte, Italia) si tiene la decima edizione di Cheese, manifestazione internazionale a cadenza biennale, dedicata alle forme del latte che ha dato il via a una rete internazionale di casari e artigiani.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:

Paola Nano, +39 329 8321285 [email protected]

Città di Bra: Raffaele Grillo – Elena Martini +39 0172 438278, [email protected]
 www.slowfood.itwww.comune.bra.cn.it

Slow Food coinvolge milioni di persone che seguono la filosofia del cibo “buono, pulito e giusto”; una rete composta da appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in più di 150 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2000 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.

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