Il sapore della legalitàA tavola con i prodotti di Libera Terra
13 Jan 2005 | Italian
Il 21 dicembre 2001 la cooperativa Placido Rizzotto riceveva in comodato d’uso 155 ettari di terreni confiscati ai mafiosi di Corleone. Dopo poco tempo, pasta, vino e legumi, assieme ai prodotti provenienti da altre terre confiscate, furono messi in commercio con il marchio Libera Terra.
Slow Food Lentini (www.slowfoodlentini.it) ha voluto sostenere questo progetto con una iniziativa “Il sapore della legalità – A tavola con i prodotti di Libera Terra” .
Hanno aderito le condotte Slow Food di Caltagirone, Caltanissetta, Messina Valdemone, Modica, Piazza Armerina, Siracusa e Trapani che complessivamente propongono dieci incontri gastronomici in diverse città siciliane. L’organizzazione si è svolta d’intesa con le associazioni antiracket e l’associazione Libera di Don Luigi Ciotti, promotrice del riutilizzo sociale dei beni sottratti alla mafia. A sottolineare il valore simbolico di questa iniziativa, Tano Grasso, leader storico del movimento antiracket italiano, parteciperà alla cena di Lentini.
Le condotte Slow Food della Sicilia, utilizzando nell’ambito di questi momenti conviviali i prodotti di Libera Terra, vogliono celebrare la fatica di questi giovani agricoltori che, in condizioni difficili, consentono di mantenere vive le tradizioni alimentari locali presidiando il territorio dall’aggressione delle multinazionali del gusto e dei poteri mafiosi.
La Cooperativa sociale Placido Rizzotto, intitolata al sindacalista corleonese assassinato dalla mafia nel dopoguerra, opera sulle terre del Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità ove effettua l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, creando opportunità occupazionali e ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità.
In seguito a una selezione e a un adeguato percorso formativo, giovani disoccupati del palermitano s’impegnano a riscattare le terre sottratte a Cosa Nostra, trasformandole in aree in grado di produrre lavoro e ricchezza.
Dai terreni coltivati, oggi più di 200 ettari, si ottengono la pasta Libera Terra, il vino bianco Placido, legumi e meloni biologici.
La pasta, i legumi, la passata di pomodoro e il vino della Cooperativa Placido Rizzotto di Corleone, aderente al progetto Liberaterra, concorreranno alla composizione di un menù che vuole celebrare nello stesso tempo i prodotti dell’agricoltura siciliana e la volontà di riscatto, attraverso la fatica di chi coltiva la terra, dai poteri che vorrebbero condizionare il futuro dei siciliani.
I riferimenti per maggiori informazioni e per partecipare alle cene:
venerdì 21 gennaio
Caltagirone, Claudio Grosso 335/405189
Caltanissetta, Pasquale Tornatore 348/3206302
Lentini, Salvatore Giuffrida 338/8135797
Messina, Itala, Milazzo, Rosario Gugliotta 335/8391030 (tre incontri)
Modica, Sergio Savarino, 333/2487027
Piazza Armerina, Salvatore Giunta 347/6625613
Domenica 23 gennaio
Siracusa, Carmelo Maiorca 347/6557018
Giovedì 3 febbraio
Trapani, Franco Saccà 349/8178279
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