Dall’Olanda un premio all’impegno di Slow Food per l’agricoltura sostenibile
09 Oct 2002 | Italian
Slow Food si è aggiudicato il prestigioso Sicco Mansholt Prize 2002, riconoscimento assegnato a persone ed istituzioni che contribuiscono, con il loro operato, ad apportare idee e progetti nuovi nel campo dell’agricoltura sostenibile e della produzione equa ed ecologicamente corretta.
Il Premio, che prende il nome da Sicco Mansholt (1908-1995), uno dei padri fondatori dell’Europa moderna e promotore di un nuovo modello di agricoltura, è andato a Slow Food per l’approccio creativo verso la sostenibilità attraverso il potere della sporta della spesa e la cultura del piacere dello stare a tavola. Questo speciale riconoscimento (che consiste in 25.000 Euro) sarà assegnato a Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, dal presidente della Commissione Europa Romano Prodi il 7novembre prossimo a Bruxelles.
Le motivazioni ufficiali del Premio – nelle parole di Arie van den Brand, presidente della giuria – parlano chiaro: “ Gli scopi del movimento Slow Food riflettono le idee di Sicco Mansholt: Slow Food si impegna precisamente nella tutela dell’ambiente attraverso la promozione della produzione sostenibile di una ricca varietà di prodotti locali e regionali. Come Mansholt, Slow Food ha una profonda convinzione che l’attuale modello agricolo, che enfatizza la produzione massiva, debba cambiare per impedire il degrado dell’ambiente”.
Aggiunge ancora Van den Brand: “Carattere distintivo di Slow Food è il suo fermo impegno nel preservare i fragili ecosistemi rurali, impegno che va di pari passo con quello nel supportare il diritto del consumatore a pretendere un cibo sano, vario e sicuro. Slow Food ha capito che proteggere la diversità significa offrire una vasta gamma di sapori e prodotti al consumatore. Il movimento opera inoltre per convincere il consumatore a scegliere e apprezzare questi prodotti di qualità. Un approccio di questo tipo rappresenta un aiuto concreto agli agricoltori nel preservare e proteggere la diversità nell’agricoltura, il paesaggio e l’ambiente, producendo cibo in modo sostenibile”.
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