Dalla Cina le sfide di Slow Food per i prossimi anni: «Difendere la diversità in tutte le sue forme, lavorare per ridurre le disuguaglianze e per garantire a tutti l’accesso alla conoscenza».
02 Oct 2017 | Italian
Con il cibo si può cambiare il mondo. Il Settimo Congresso Internazionale di Slow Food si chiude a Chengdu, tracciando la strada da percorrere nei prossimi anni.
«Questo Congresso ribadisce con forza il nostro rifiuto per l’attuale modello di sviluppo. In queste giornate di lavori le testimonianze della rete di Slow Food e Terra Madre hanno confermato che modelli alternativi e vincenti già esistono. Anche la giovane rete di Slow Food in Cina ha intrapreso con decisione questa strada e ciò assume una portata straordinaria se si pensa a quanta parte delle sfide future si giocano in questo paese». Così Carlo Petrini nel discorso conclusivo del Congresso che lo ha riconfermato presidente, davanti ai 400 rappresentanti della rete da 90 paesi.
Difesa della diversità in tutti i suoi aspetti, lotta alle diseguaglianze,diffusione della conoscenza. «Rivitalizziamo la rete, le imprese eque, di piccola scala: nel locale, nel piccolo, abbiamo la forza e la potenza di incidere. Da tredici anni la rete per Slow Food è Terra Madre. Rimaniamo dalla parte dei più umili, affianchiamoli nei campi, difendiamoli nei mercati contadini, rafforziamoli con l’alleanza sancita tra cuochi e produttori». Alla chiusura dei lavori il Congresso ha approvato la Dichiarazione di Chengdu: la necessità di battersi affinché a tutti sia garantito l’accesso al cibo buono, pulito, giusto e sano; l’accesso alla conoscenza come un diritto comune e stessa dignità per saperi tradizionali e accademici; il rifiuto di qualunque esclusione di carattere politico, economico e sociale; la salvaguardia dell’ambiente come principale priorità del nostro agire anche grazie a campagne; la necessità di ribadire che la diversità è la più grande ricchezza di cui disponiamo come esseri umani e come collettività; la volontà di affrontare a tutti i livelli l’iniqua spartizione delle ricchezze e delle opportunità. Il Congresso ha anche dato mandato al nuovo gruppo dirigente di definire nei prossimi tre anni una profonda rivisitazione della struttura organizzativa, nella direzione dell’inclusività e dell’apertura. La governance che sarà in carica fino al 2020 è composta da 43 consiglieri in rappresentanza di 32 paesi. Confermati i membri del Comitato esecutivo, (Carlo Petrini, Presidente; Paolo Di Croce, Segretario Generale; Alice Waters (USA) e Edward Mukiibi (Uganda), Richard McCarthy (USA), Ursula Hudson (Germania), Joris Lohman (Paesi Bassi) e Roberto Burdese (Italia), cui si aggiungono George Schnyder (Brasile) e Qun Sun (Cina) in rappresentanza dell’America Latina e del continente asiatico, che non erano incluse nel precedente Comitato Esecutivo. Oltre alla dichiarazione di Chengdu, sono state votate anche sei mozioni congressuali frutto di un grande lavoro collettivo:
Il Congresso ha anche ribadito l’impegno per la campagna Menu for Change, lanciata in apertura, individuando il tema del riscaldamento globale e del rapporto che questo ha con la produzione e il consumo di cibo come immediato impegno per tutta la rete».
Slow Food International Press Office Paola Nano, Giulia Capaldi [email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori che promuove il cibo buono, pulito e giusto per tutti: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food è una vasta organizzazione, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone. Attraverso progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi e gli orti in Africa e con la mobilitazione della rete di Terra Madre, Slow Food protegge il patrimonio agro-alimentare di tutto il mondo e promuove un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, della salute e delle culture locali.
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