Coltivare le città: agricoltura sostenibile in ambito urbano. Esperienze internazionali al Salone del Gusto e Terra Madre
17 Sep 2014 | Italian
Alcuni pionieri dell’agricoltura hanno escogitato nuovi e creativi modi per introdurre l’agricoltura anche in città, promuovendo progetti di coltivazioni verticali e orti sui tetti, per sfruttare nel modo più efficace il poco spazio disponibile. Che questo significhi coltivare prodotti sul balcone o in una parte del quartiere, gli abitanti delle città hanno finalmente trovato modi pratici di coltivare prodotti locali e a km0. E parlando di città, facciamo riferimento ad alcune delle più grandi metropoli del mondo: si tratta, per esempio, degli orti sui tetti di New York, dei giardini verticali di Singapore, degli orti urbani di Parigi e San Francisco o degli orti comunitari di Boston.
Il Salone del Gusto e Terra Madre 2014 riunisce numerosi delegati di Terra Madre, coinvolti in modo interessante nei progetti di agricoltura urbana:
Anthony Fassio (USA): fiduciario di Slow Food New York, gestisce diversi progetti e attività di agricoltura urbana.
Kathryn Lynch Underwood (USA): co-fondatrice di Slow Food Detroit; collabora con gli agricoltori urbani e attivisti di Detroit per promuovere politiche alimentari e di agricoltura urbana.
Faruk Ali Taptik e Muzaffer Suna Kafadar (Turchia): sono rappresentanti degli Orticoltori di Instanbul, comunità del Cibo di Terra Madre, un gruppo di attivisti che comprende architetti, urbanisti e studiosi e che si è radunato con lo scopo di occupare il sito storico degli orti antichi di Fatih, e salvarlo dalla trasformazione in parco pubblico, proponendo una nuova visione di progettazione che mira a proteggere e a utilizzare le terre fertili degli orti.
Janneke Van der Heyden (Olanda): rappresentante della comunità del cibo Terra Madre degli Apicoltori sostenibili urbani di The Hague, un’associazione di apicoltori e artisti impegnata in attività di sensibilizzazione e di educazione sul ruolo fondamentale svolto dalle api negli equilibri del pianeta.
Julie Rouan (Francia): Julie possiede alcuni alveari a Parigi ed è una rappresentante degli Apicoltori Urbani di Ville Mains Jardins, un’associazione che ha sviluppato una serie di pratiche agricole sostenibili in ambito urbano. Tra le loro attività, lo sviluppo di un apiario didattico presso l’ospedale Saint Louis, in cui ogni settimana alcuni volontari, accompagnati dai giardinieri che lavorano presso la struttura ospedaliera, curano cinque arnie raccogliendo il miele che viene poi distribuito tra l’associazione e gli ospiti dell’ospedale.
Pravanjan Mohapatra (India): Pravanjan è coinvolto nella distribuzione di prodotti biologici nelle città ed è particolarmente attivo nell’ambito dell’ agricoltura urbana. Partecipa al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 come delegato di Terra Madre per la comunità del cibo degli Agricoltori biologici di Orissa, e in particolare per la Sabujia Mitra, un’organizzazione che diffonde l’agricoltura biologica per rafforzare la produzione di cibo nelle zone urbane e far conoscere ai bambini le fasi di produzione del cibo. La principale attività dell’organizzazione è la creazione di orti biologici in contesti urbani, dai cortili interni alle terrazze.
Una delle iniziative internazionali che cerca di sensibilizzare gli abitanti della città ad un’alimentazione maggiormente consapevole è l’Eating City. Progetti come questo giocano un ruolo importante in questa nuova visione, aiutando i cittadini e coloro che sono chiamati a prendere decisioni per tutta la comunità ad avere maggiore consapevolezza e conoscenza riguardo all’agricoltura. È per questo motivo che i promotori di iniziative come Eating City sono al centro di due conferenze al Salone del Gusto e Terra Madre a Torino, Italia:
Eating City: un’altra idea di città (Giovedì 23 Ottobre):
Eating City propone un’idea di città in cui l’agricoltura urbana diventa sistema di sviluppo economico e sociale. La conferenza è tenuta da Andrea Pezzana, direttore SoSD Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale San Giovanni Bosco, e i relatori sono: Maurizio Mariani, presidente di Risteco; Mariachiara Giorda, Università degli studi di Torino; Chang Tianle, organizzatrice del mercato contadino di Pechino; Robin Gourlay, Food and Drink Industry Division del governo scozzese.
Agricoltura Urbana (Lunedì 27 Ottobre):
Fornire alle città una parte del fabbisogno alimentare utilizzando cibo locale, e al contempo consentire anche alle popolazioni urbane di prendere parte al processo produttivo del proprio cibo, è possibile se l’agricoltura urbana smette di essere considerata un passatempo economicamente insignificante e inizia ad essere incentivata come un’attività di tipo economico, ambientale e sociale. Tetti, davanzali, balconi e giardini, oltre a terreni municipali diventano i luoghi della nuova agricoltura.
Perché l’agricoltura urbana è importante?
Più di 3 miliardi e cinquecento milioni di persone, oltre la metà della popolazione mondiale vive nei centri urbani. Una tendenza in crescita, tanto che gli esperti prevedono che verso il 2030 il 70% della popolazione abiterà in città. Mentre le aree urbane sono affollate, molte zone rurali si spopolano: stiamo assistendo da tempo a una diminuzione del numero di contadini, in particolare tra i giovani. Non si possono ignorare questi cambiamenti demografici che influenzano l’offerta e la qualità del cibo nelle città e, soprattutto, definiscono il futuro dell’intero pianeta.
Un’altra implicazione chiave di questi cambiamenti demografici è la crescente distanza tra consumatori e produttori. La popolazione urbana consuma cibo senza avere consapevolezza della sua provenienza e di come questo abbia raggiunto la tavola. Dal momento che il rapporto con il cibo diventa sempre più labile, è spesso difficile valutare la qualità e la sostenibilità del cibo stesso.
La nascita di numerosi progetti, che mirano a riconnettere i cittadini con l’agricoltura e la produzione di cibo in tutto il mondo è quindi un fatto molto positivo. Sempre più persone cominciano a capire la portata del cambiamento sociale e le implicazioni ambientali dei cambiamenti demografici, specialmente in relazione all’approvvigionamento sostenibile di cibo in città. Consumatori responsabili stanno prendendo in mano la situazione, con iniziative individuali o collettive di agricoltura urbana.
Se desideri accreditarti per il SdG/TM 2014, visita il sito:
http://www.salonedelgusto.com/press/pre-accreditation/
Per maggiori informazioni contattare:
℅ Slow Food Paola Nano, +39 329 8321285 [email protected]
c/o Regione Piemonte: Tel. +39 011 4322549 [email protected]
c/o Comune di Torino: Tel. +39 011 4423605 [email protected]
Organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, l’evento internazionale Salone del Gusto e Terra Madre torna a Torino, in Italia, nella sua 10° edizione. Dedicato al mondo dell’alimentazione, il Salone del Gusto si presenta di nuovo unito in un solo evento con Terra Madre, la rete mondiale di piccoli produttori alimentari. Salone del Gusto e Terra Madre si svolge dal 23 al 27 ottobre al Lingotto Fiere di Torino, con la presenza di più di 1.000 espositori provenienti da 130 paesi
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