Imparare a scegliere al ristorante proteggendo i nostri mari
07 Apr 2009 | Italian
Nell’Unione Europea (25 Paesi) sono consumati circa 61 miliardi di pasti all’anno e mediamente sono 131 i pasti procapite consumati fuori casa in un anno (dati Nomisma).
La spesa complessiva delle famiglie italiane (ultimi 10 anni) per alberghi e ristoranti è cresciuta e oggi rappresenta il 9,5% del totale contro l’8,6% di dieci anni addietro. L’Istat stima che oggi il mercato del fuori casa generi un giro d’affari di 64,5 miliardi di euro a fronte di 131,6 miliardi di spesa complessiva per l’alimentazione domestica. L’elaborazione Nomisma stima nel 2007 un giro d’affari della ristorazione extra-domestica in Italia pari a 65,7 miliardi di euro.
I pasti fuori casa, sia per svago che per lavoro, rappresentano dunque una parte importante del mercato alimentare. Diventano di grande rilevanza anche le scelte che il consumatore opera al ristorante, soprattutto in un campo delicato come quello del pesce. Le aree degustazione e ristorazione di Slow Fish sono sì luoghi in cui trovare le specialità ittiche dei diversi territori, ma anche luoghi in cui alta cucina e proposte gastronomiche originali vanno d’accordo con la salvaguardia degli ecosistemi acquatici. A Slow Fish non si servono specie a rischio estinzione o la cui pesca stia stressando gli stock.
Isole del gusto e Osterie del mare
Il territorio, con il suo clima, gli infiniti intrecci della sua storia, le sue risorse e le sue genti caratterizza, talvolta in modo unico e irripetibile, la tipicità di una cucina. Ed è proprio questa complessa varietà di combinazioni, di materie prime e usi che si vuole far conoscere all’interno delle aree di degustazione, accanto al mercato. Le Isole del gusto sono banchi di assaggio dove alcune realtà nazionali ed estere presentano i loro migliori prodotti ittici lavorati e trasformati con l’aiuto di chef e artigiani del cibo. Le Osterie del mare, ristoranti con cucina attrezzata e sala, sono vere e proprie sintesi del territorio osservato in chiave gastronomica. Ogni giorno i menu propongono specialità e ricette ittiche regionali, con un’ampia scelta di vini per originali abbinamenti.
Regioni italiane e internazionali partecipano a Slow Fish con l’intento di far conoscere le ricchezze dei loro territori. È prevista la partecipazione del Piemonte, della Sicilia, della Campania, del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, della Toscana, dell’Umbria, della Puglia, della Calabria e della Norvegia.
L’Enoteca
L’Enoteca delle manifestazioni di Slow Food è un’importante vetrina della vitivinicoltura che si intende promuovere: i vitigni autoctoni, i vini quotidiani, le nuove etichette, le punte qualitative dei comprensori minori, le realtà emergenti, ma anche i nomi già affermati, le etichette blasonate, le tipologie più note, le denominazioni che hanno fatto la storia dell’enologia italiana.
Nel 2009, l’Enoteca si presenta rinnovata: il vino torna a essere il protagonista assoluto e i punti d’incontro saranno due. Uno spazio al primo piano che ospita le etichette di punta dei vari produttori, dedicato agli incontri tra produttori e consumatori, per confronti e discussioni sui temi d’attualità del mondo del vino, con la partecipazione di professionisti del mondo enologico internazionale.
Una seconda enoteca, più raccolta, è il regno del vino quotidiano, un esempio concreto di come si può bere un buon prodotto con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Cucine di strada e Panini d’aMare
Il cibo di strada rappresenta la più antica e autentica forma di ristorazione legata al territorio e in Italia è correlata con le specialità regionali: dalle focacce liguri agli arancini siciliani, dal lampredotto fiorentino alle olive all’ascolana marchigiane, alla pizza campana, si attraversa tutta la penisola. Perché Slow Food non è contrario al cibo veloce tout court se preparato con ingredienti genuini.
Dopo il successo riscosso al Salone del Gusto, per la prima volta a Slow Fish arrivano le Cucine di strada, ovviamente con specialità legate al mondo del mare. Sono cibi semplici, da consumare in piedi, passeggiando fra gli stand del Mercato o guardando le barche dei pescatori dal nuovo padiglione costruito sul mare.
Da Napoli arriva la pizza marinara, farcita con pesci adulti di piccola taglia come acquadelle o zerri.
Da Noli una specialità tutta ligure, i cicciarelli fritti. I muscolai di La Spezia portano le loro cozze, e sempre dal capoluogo ligure si possono gustare le frittelle di baccalà e la farinata di ceci. Le classiche olive all’ascolana per Slow Fish sono ripiene di acciughe, mentre la focacceria San Francesco di Palermo propone sarde allinguate, sarde a beccafico, polpettine di sarde e polpo in umido.
Contemporaneamente, i visitatori possono trovare uno spazio dedicato ai panini: Panini d’aMare. Sono preparati sul momento con pane di Vinca, verdure di stagione e pescato del Mar Ligure.
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