Cheese 2007 – Le aree acquisto e degustazione
19 Jul 2007 | Italian
Aree di degustazione a Cheese
La Gran Sala del Formaggio
La Gran Sala del Formaggio di Cheese 2007 torna sotto le suggestive arcate del porticato di corso Garibaldi. Lo spazio è diviso in quattro sezioni distinte: nella prima ci sono i formaggi a denominazione di origine protetta (dop) prodotti in zone di montagna, provenienti da Italia, Francia, Svizzera e Grecia; a seguire i formaggi dei Presìdi Slow Food italiani e internazionali, con nuovi inserimenti come il caprino del Planalto di Bolona (Capo Verde) o il caprino stagionato in grotta (Svezia); quindi una sezione, con circa sessanta tipologie diverse, dedicata alle rarità, formaggi provenienti da Paesi lontani o prodotti in piccole quantità. Infine la Casa dei Blu, con una selezione di circa settanta erborinati d’Europa ma anche dal Nuovo Mondo.
I visitatori possono quindi costruirsi un proprio plateau di degustazione scegliendo tra i 200 formaggi disponibili, con la possibilità di abbinarli agli oltre 1500 vini dell’Enoteca, degno complemento della Gran Sala. I vini sono selezionati tra le cantine presenti nella Guida al Vino Quotidiano e su Vini d’Italia di Slow Food Editore.
Per la lista dei formaggi dop di montagna e dei formaggi dei Presìdi presenti nella Gran Sala del Formaggio consultare il programma di Cheese 2007 scaricabile dal sito www.slowfood.it e da www.comune.bra.cn.it
La Casa dei Blu
Sulla scia dell’esperienza più che positiva della Casa dei Caprini a Cheese 2005, la Casa dei Blu, collocata all’interno della Gran Sala, riunisce i migliori formaggi a pasta erborinata prodotti con ogni tipo di latte (di vacca, pecora, capra). In questo spazio si possono assaporare i risultati di tecniche antichissime come lo stilton inglese, recuperato nella sua versione artigianale ormai quasi scomparsa grazie alla tenacia di casari e affinatori locali; oppure assaggiare tipologie di nuova concezione come il bleu d’Aoste della centrale del latte di Aosta. O ancora, partire per un viaggio virtuale attorno al mondo con i blu d’Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.
A fianco dei banchi di assaggio si trova l’Enoteca con vini dolci, passiti e liquorosi, italiani e non, che meglio si abbinano con questa tipologia di formaggi. Si può così scegliere tra vini da uve vendemmiate tardivamente o appassite o botritizzate, come i famosi Sauternes, tra vini fortificati quali Porto, Sherry, Madeira Malmsey e Bual, o tra vini da uve ghiacciate, i famosi Eiswein tedeschi e austriaci e Icewine canadesi.
Sul programma di Cheese 2007, scaricabile dal sito www.slowfood.it e da www.comune.bra.cn.it, si può consultare la selezione dei formaggi presenti nella Casa dei Blu
I Chioschi di Degustazione
I Chioschi di Degustazione sono luoghi di ristoro in cui realtà territoriali regionali, provinciali o consortili presentano il proprio territorio attraverso la cucina. Le ricette tradizionali a base di formaggio sono proposte al pubblico di Cheese in menù completi o veloci spuntini. Si possono conoscere le specialità regionali anche attraverso laboratori, incontri, presentazioni e dimostrazioni pratiche che animano questi spazi situati nel cortile delle Scuole Maschili di via Vittorio Emanuele – via Marconi, oppure in piazza XX Settembre. E spesso sono i produttori in prima persona a incontrare il pubblico.
La Piazza della Birra
A Cheese, in abbinamento agli innumerevoli formaggi non ci sono solo i vini dell’Enoteca: in corso Cottolengo, sopra il loggiato di corso Garibaldi, 12 microbirrifici artigianali sono riuniti nella Piazza della Birra.
L’Italia è il Paese dell’Unione Europea che consuma meno birra: circa 29 litri pro capite l’anno, contro 115 litri della Germania e i 156 della Repubblica Ceca (dati Assobirra e The Brewers of Europe 2005). Eppure è un mondo che si sta aprendo sempre più al consumo consapevole e la birra ormai viene considerata non solo una bevanda dissetante ma anche il giusto complemento di un buon pasto o di una ricetta. Un modo di bere insomma che sta incontrando il favore di un pubblico attento, che certo non vuole sostituire il vino, ma arricchirsi di nuove esperienze gustative. Nella Piazza della Birra i mastri birrai presenti, italiani, belgi, cechi e tedeschi, solo per dirne alcuni, si mettono a disposizione per fare apprezzare le loro eccellenze.
Le aree acquisto di Cheese
Il Grande Mercato dei Formaggi
Le manifestazioni organizzate da Slow Food sono anche una vetrina internazionale per i progetti dell’associazione. Il Grande Mercato dei Formaggi di Cheese propone e valorizza le piccole produzioni e il savoir-faire, educa il consumatore a scelte consapevoli e promuove quei soggetti che sono in grado di affrontare un’ambiziosa scommessa: associare a una produzione di qualità il rispetto per l’ambiente e l’equità sociale. Quest’anno il Grande Mercato si trasferisce in piazza Carlo Alberto e nelle aree adiacenti (i giardini di piazza Roma, via Roma e via Cavour). Un luogo dove i visitatori hanno la possibilità di instaurare un rapporto diretto con i produttori e dove quest’ultimi possono rinsaldare amicizie e collaborazioni createsi nel corso degli anni. È il caso ad esempio dello spazio dedicato agli affinatori, una rete di collaborazione nata spontaneamente, edizione dopo edizione, tra Italia, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Spagna; essi vengono a Cheese per raccontare la loro professione e vendere il meglio dei formaggi europei.
Gli espositori delle bancarelle hanno anche a disposizione una selezione tra le migliori etichette italiane per valorizzare il giusto abbinamento vino-formaggio.
I Presìdi dei Formaggi
Nel mondo sono tanti i piccoli produttori che resistono alle leggi della globalizzazione e alla concorrenza dell’industria casearia, continuando a utilizzare latte crudo e tecniche antiche.
Essi sono al centro dei progetti della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, a riprova che è possibile aiutare queste sentinelle del gusto e della tradizione. A Cheese 2007 arrivano oltre 50 testimonianze di questa filosofia, esempi di saperi artigianali che non conoscono confini. Nell’Isola dei Presìdi è presente l’Europa dell’Est, protagonista della manifestazione, con il brânzá de burduf, un pecorino stagionato nella corteccia di pino prodotto in Romania; il formaggio nel sacco, un grande cacio realizzato in Bosnia e maturato nella pelle di pecora, l’oscypek, un pecorino dalla particolare forma a fuso fatto dai pastori dei Monti Tatra in Polonia. L’Italia presenta 30 Presìdi: dal parmigiano di vacca bianca modenese al castelmagno d’alpeggio, dai formaggi di capra garganica al pecorino dei Monti Sibillini. Ci sono anche le semi-sconosciute produzioni casearie del Nord Europa (Norvegia, Svezia) e l’ancor meno noto caprino di Bolona di Capo Verde. E poi il cheddar artigianale inglese, lo zincarlin svizzero e i sorprendenti formaggi dei casari americani e irlandesi che portano a Bra la loro testimonianza di lotta quotidiana per il latte crudo.
Inoltre nella chiesa di San Rocco (angolo via Principi di Piemonte e via Cavour) la Fondazione Slow Food per la Biodiversità parla di sé con documentari, cortometraggi e photomotion, mostre fotografiche, conferenze. In questo spazio si può degustare il caffè dei due Presìdi Terre Alte di Hueuetenago (Guatemala) e Sierra Cafetalera (Repubblica Dominicana), tostato dai detenuti nel carcere delle Vallette di Torino e distribuito dalla cooperativa sociale Pausa Café.
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