Carlo Petrini lancia un appello per la popolazione di Amatrice, paese del centro Italia colpito dal terremoto
25 Aug 2016 | Italian
La città ha dato il nome alla famosa ricetta della pasta all’amatriciana
Carlo Petrini, presidente di Terra Madre e Slow Food, lancia un appello per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e pensare già da oggi al loro futuro.
«In tutto il mondo, attraverso il piatto simbolo della storia gastronomica di Amatrice, speriamo di poter diffondere anche i valori di solidarietà e condivisione propri della cultura contadina da cui nasce.
Aderiamo alle iniziative spontanee nate in queste ore in Italia e rilanciamo chiamando in causa i ristoratori di tutto il mondo per un anno intero. Speriamo in questo modo che l’attenzione non svanisca e vada oltre l’onda emotiva del momento: superiamo l’emergenza e iniziamo già da oggi la ricostruzione. Chi ha vissuto questo dramma deve poter ritrovare la normalità il prima possibile, i fondi destinati devono essere durevoli e la raccolta costante».
Con Un futuro per Amatrice (#unfuturoperamatrice) chiediamo ai ristoratori di tutto il mondo di inserire in carta il piatto simbolo della città colpita e di tenerlo per almeno un anno, devolvendo una piccola parte del ricavato. E ai clienti chiediamo di sceglierlo. I fondi raccolti saranno direttamente versati al Comune di Amatrice.
La rete internazionale di Slow Food sarà coinvolta per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere quante più adesioni possibili.
L’iban del Comune di Amatrice per il versamento è: IT 28 M 08327 73470 000000006000
Causale: Un futuro per Amatrice
Adesioni ristoratori: [email protected]
L’elenco dei ristoratori aderenti su slowfood.it
#unfuturoperamatrice
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:
[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Paola Nano, +39 329 8321285, [email protected]
Ester Clementino, [email protected]
Giulia Capaldi, [email protected]
Slow Food è un’organizzazione internazionale che s’impegna affinché tutti possano conoscere e apprezzare il buon cibo: buono per chi si nutre, per chi coltiva e per l’ambiente. Slow Food coinvolge oltre un milione di appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2400 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.
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