Arriva a Bra il film Sideways
18 Feb 2005 | Italian
Dopo il trionfo di pubblico negli Stati Uniti, la vittoria due prestigiosi Golden Globe (miglior commedia e migliore sceneggiatura) e i favori dei pronostici con cui si presenta alla sera degli Oscar, giunge a Bra, al Cinema Impero (Via Vittorio Emanuele II, 211) il film Sideways. Un lungometraggio del regista Alexander Payne (Citizen Ruth, Election, About Schmidt) tratto dal romanzo omonimo di Rex Pickett, un perfetto affresco della middle class americana che si sviluppa tra cantine, ristoranti e i vigneti di Pinot Noir della California: una roadmovie in salsa agro-dolce che conquista lo spettatore dal primo all’ultimo minuto.
Durante le proiezioni di Sideways del 24 e il 25 febbraio, delle ore 20,10 e delle 22,30, il vino non sarà protagonista soltanto della pellicola. Infatti Slow Food e la Banca del Vino di Pollenzo hanno selezionato importanti vini che saranno proposti in degustazione agli spettatori. Prima dell’inizio del film lo spettatore riceverà in omaggio e potrà sorseggiare un buon bicchiere di vino, per entrare subito nell’atmosfera del film e predisporsi a gustare meglio le vicende “enologiche” dei protagonisti.
La trama del film in breve: per festeggiare la sua ultima settimana da scapolo Jack (Thomas Haden Church), ex attore di soap, parte per un viaggio con il suo vecchio amico Miles Paul Giamatti), scrittore fallito, mai ripresosi dal divorzio… Benché le loro aspettative siano completamente diverse – Jack vuole solo godersi qualche avventura extra coniugale mentre Miles non pensa altro che alla sua passione per il vino (il pinot noir, ndr) – i due trovano un certo equilibrio. Sulla loro strada però incontrano due donne molto speciali, Stephanie (Sandra Oh) e Maya (Virginia Madsen) che fanno loro mettere in discussione alcune consolidate certezze (da “35 mm”).
Accanto a Miles, Jack, Stephanie e Maya, il Pinot Noir è il quinto protagonista della pellicola, trattato come una star, degustato e raccontato senza mai scivolare nella banalità.
Un film che entra nel cuore, “(…) una commedia schiopettante, – commenta Carlo Petrini, presidente di Slow Food – divertente, fatta da un regista che ha più volte ha saputo raccontare la società americana. Il film dedica un’attenzione particolare alla passione e alla cultura enologica, mettendola in parallelo con due storie esistenziali nel contesto di una commedia che ironizza sui piccoli drammi quotidiani, sulle sfortune e sulle sconfitte di persone normali”.
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