ALL’ORIGINE DELLA VITE
24 Jan 2005 | Italian
L’Università di Scienze Gastronomiche organizza il seminario
ALL’ORIGINE DELLA VITE
27 Gennaio 2005
Pollenzo, ore 16:30
Sala Conferenze
Albergo dell’Agenzia, via Fossano 21
In occasione della presentazione dello studio curato da Francesco Del Zan, Osvaldo Failla e Attilio Scienza “La vite e l’uomo”, pubblicato dall’ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia) l’Università organizza un breve seminario, che traccia la storia affascinante dello sviluppo nella coltivazione della vite, della produzione e della diffusione di alcuni alimenti, dalle origini ai giorni nostri.
I relatori presenti e gli argomenti trattati saranno:
Attilio Scienza – Università di Milano – L’origine dei vitigni coltivati in Europa occidentale: nuove ipotesi.
Alberto Capatti – Università di Scienze Gastronomiche – Diaspora e conservazione degli oggetti alimentari.
Gaetano Forni – Direttore del Museo lombardo di Storia dell’Agricoltura – Agricoltura come governo della fotosintesi: il caso della viticoltura nelle sue prospettive storiche
Francesco Del Zan – Direttore del servizio di sperimentazione agricola dell’ERSA – Presentazione dello studio “La vite e l’uomo”.
Carlo Petrini – Presidente del movimento internazionale Slow Food – Le comunità del cibo e le tradizioni alimentari come patrimonio dell’umanità.
L’idea dell’opera è nata nel corso dalla progettazione di una collezione ampelografica per la raccolta dei vitigni a rischio di estinzione dell’Europa dell’est, quando i curatori del volume e i loro collaboratori, si sono trovati di fronte ad una realtà molto più complessa di quella attesa. Si trattava infatti di affrontare la raccolta e la classificazione di un universo di vitigni spesso abbandonate al loro destino per la crisi economica e sociale che ha travolto e che ancora attanaglia i paesi dell’ex Unione Sovietica. Inoltre, al gruppo di ricercatori impegnati nel progetto, era chiaro che la raccolta del materiale vegetale, senza il recupero congiunto di informazioni sul ruolo storico e sulla valenza viticola ed enologica dei vitigni coinvolti, avrebbe ridotto di molto il valore del lavoro compiuto.
Al termine dei lavori è prevista una breve degustazione di due vini ottenuti con vitigni georgiani coltivati in Trentino, presentati da Elisabetta Foradori, e la consegna del volume presentato a chi ne farà richiesta.
L’evento è gratuito e per motivi organizzativi è gradita la conferma della partecipazione allo 0172 458511 o tramite e-mail all’indirizzo [email protected].
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