51 Conferenze per Terra Madre Salone del Gusto
21 Jun 2016 | Italian
I grandi temi di Slow Food alla ribalta
Esperti di fama mondiale e delegati per discutere il futuro del cibo e del pianeta
Terra Madre Salone del Gusto è un evento di grande portata politica, perché raccoglie le istanze di tutti coloro che si riconoscono in una produzione alimentare sostenibile e credono nell’agricoltura di piccola scala. Una manifestazione che dà voce a quel mondo produttivo che “vuole bene alla terra” e lo porta alla ribalta dell’attualità.
Dal 2004 (anno della prima edizione di Terra Madre) a oggi, Slow Food si è accreditata come rappresentante di queste istanze presso le istituzioni e la società civile. Questo ruolo è reso più evidente dalla recente nomina di Carlo Petrini ad Ambasciatore Speciale della FAO in Europa per Fame Zero ma anche dalla presenza di Slow Food nei processi consultivi delle politiche europee (e non solo); tutto ciò è stato possibile proprio grazie alla presenza della rete delle comunità del cibo di Terra Madre in 160 Paesi e ai suoi delegati, che a Torino animeranno il fitto programma: 11 grandi conferenze al Teatro Carignano e 40 Forum di Terra Madre al Castello del Valentino e a Torino Esposizioni.
Il controllo del sistema alimentare, dalla produzione di semi a quella di fertilizzanti e pesticidi, sarà al centro del dialogo fra l’esperta di politiche alimentari Marion Nestle e l’attivista ed europarlamentare José Bové, in un incontro dal titolo “Loro sono giganti, ma noi siamo moltitudine”. Sempre sul sistema alimentare, ma con un focus su una pratica agricola – l’agroecologia – che è in grado di sovvertirlo, valorizzando la diversità e prendendosi cura delle risorse naturali verterà l’incontro “L’agroecologia può sfamare il mondo?” fra Miguel Altieri, uno dei più autorevoli esponenti di questa scienza applicata sul campo, e Yacouba Savadogo, l’uomo che ha riportato alla vita un pezzo di Sahel grazie all’impiego di tecniche colturali tradizionali. E ancora, gli economisti Serge Latouche, Eric Holt-Gimenez e Stefano Zamagni dibatteranno insieme su come non sia più sostenibile il concetto di una crescita infinita in un pianeta di risorse finite in “Un nuovo mondo è possibile, anzi necessario”.
In tre appuntamenti, i direttori di alcuni fra i più importanti musei della città dialogheranno con artisti di fama internazionale ed esperti: in “Il pianeta terra visto dal cielo e attraverso i volti dell’umanità” Alberto Barbera del Museo Nazionale del Cinema incontrerà Yann Arthus-Bertrand, regista e fotografo, che per 30 anni ha filmato dal cielo l’impatto dell’uomo sulla natura; in “Il rapporto con la terra attraverso l’arte contemporanea” Carolyn Christov-Bakargiev della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea converserà con l’artista indiano Amar Kanwar esplorando la capacità dell’arte di dare conto delle trasformazioni politiche che riguardano ambiente e paesaggio; in “Cibo e agricoltura in Egitto, ieri e oggi” Christian Greco porterà il pubblico alla scoperta di una delle agricolture più antiche del mondo, mentre la sociologa ed egittologa Malak Said Ahmed Rouchdy mostrerà il ruolo preponderante del cibo nelle recenti crisi del paese.
Alice Waters, Ron Finley ed Edie Mukiibi parleranno di orti come luoghi che nelle campagne africane così come sui terrazzi e nei cortili delle scuole statunitensi stanno innescando una vera e propria rivoluzione urbana e rurale. Quattro chef di fama internazionale – Gastón Acurio, Michel Bras, Olivier Roellinger e Altin Prenga –racconteranno il proprio ruolo di portavoce di istanze culturali, ecologiche, etiche e sociali. Franco Berrino e Andrea Pezzana parleranno dell’impatto che il nostro cibo quotidiano può avere sulla nostra salute mentre il fondatore di Emergency Gino Strada, il fumettista Zerocalcare ed Edward Loure Ole Parmelo, vincitore del Goldman Environmental Prize analizzeranno il rapporto fra cibo, conflitti e migrazioni. Infine, nell’unico appuntamento disponibile soltanto in lingua italiana si parlerà di cibo e agromafie insieme a Don Luigi Ciotti e Giancarlo Caselli, accompagnati dalle incursioni teatrali di Tiziana di Masi.
Nei 40 Forum di Terra Madre, spazi di dibattito e confronto tra i delegati e aperti al pubblico, saranno affrontati altri argomenti, come l’impatto ambientale del crescente consumo di carne, la scarsità di acqua potabile, le ricadute di un’agricoltura fondata sul sistema della monocoltura (spesso transgenica), la filiera del cacao e del caffè, l’universo degli oli e dei formaggi a latte crudo.
Per ulteriori informazioni contattare:
Slow Food, +39 329 83 212 85, [email protected] – Twitter: @SlowFoodPress
Regione Piemonte, +39 011 432 2549, [email protected]
Comune di Torino, +39 011 442 3606, [email protected]
Terra Madre Salone del Gusto è reso possibile grazie al sostegno di numerose realtà, tra le quali citiamo gli Official Partner: Lurisia, Pastificio di Martino, Radeberger Gruppe Italia, Lavazza, Sapori, Iren, Intesa San Paolo; con il contributo di Coldiretti; i sostenitori della Fondazione Terra Madre e di Slow Food: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino e Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il sostegno di IFAD, Unione Europea e CIA.
Slow Food è un’organizzazione internazionale che si impegna affinché tutti possano conoscere e apprezzare il buon cibo: buono per chi si nutre, per chi coltiva e per l’ambiente. Slow Food coinvolge oltre un milione di appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2400 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.
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