Il Brasile al Salone del Gusto 2008

Il Brasile ha uno straordinario patrimonio di biodiversità che si riflette anche nella produzione agroalimentare. Al Salone si possono scoprire le delizie di un Paese che non è solo grande esportatore di caffè, cacao e canna da zucchero.

I Laboratori del Gusto. Iniziative ideate per far conoscere l’eccellenza della produzione artigiana, presentano abbinamenti e degustazioni illustrati direttamente da esperti, produttori, agricoltori, artigiani e viticoltori. Per il Brasile:
• Gio 23 h. 18:00- Nel mondo del miele: confronto di mieli di diversa provenienza da tre continenti – Sudamerica, Africa ed Europa. Per concludere assaggio di una preparazione salata e una dolce per testare la versatilità di questo prodotto. LS011

I Teatri del Gusto. Sul palcoscenico di un anfiteatro da 60 posti si avvicendano chef di fama internazionale che eseguono in diretta i loro piatti simbolo.
• Ven 24 h. 18:00- Tropicalismo: musica per il palato!: Daniel Redondo e Helena Rizzo, chef del ristorante Mani di Sao Paolo, propongono una cucina elaborata, creativa, basata sulla valorizzazione del territorio e dei prodotti locali. Assisterete alla preparazione e degusterete uno dei loro piatti, abbinato a un vino della cantina siciliana Planeta.TSA06

Gli appuntamenti a tavola. Venti cene a programma in ristoranti di Torino e nobili dimore e castelli del Piemonte.
• Sab 25 h. 20:30- Brasil, toda joia, toda beleza!: Helena Rizzo e Daniel Redondo del ristorante Mani di San Paolo del Brasile trasmettono un amore per la materia prima locale e riescono nei loro straordinari piatti a comunicare un Brasile universale. Luogo di svolgimento: Le Meridien Art Café, Via Nizza, 230 – Torino AT10

I Presìdi. All’interno dell’Oval, organizzati per aree geografiche, si trovano i Presìdi, prodotti tutelati da Slow Food. Per il Brasile:
Noce di Barù, Comunità di Caxambu, Bom Jesus, Municipio di Pirenópolis, Golás, centro ovest brasiliano – Nel Cerrado, tipica macchia di vegetazione che ricopre gran parte del Brasile centrale, cresce il Baru, una leguminosa arborea di grandi dimensioni. Il frutto contiene una mandorla dal sapore delicato: la castanha de Baru. La castanha può essere tostata, acquistando un sapore simile alle arachidi, oppure usata al naturale come ingrediente di dolci tipici a base di zucchero di canna e latte. Dalla noce si può anche estrarre un olio, usato sia per aromatizzare piatti locali sia come antireumatico.
Aratù, Comunità di Cajazeiras, Municipio di Santa Luzia do Itanhy, Sergipe – L’aratu (Goniopsis cruentata) è un piccolo crostaceo dalla carne particolarmente saporita e delicata che vive nelle acque delle lagune litoranee dello Stato del Sergipe (Nord-Est brasiliano), creando la sua tana tra le mangrovie. Le comunità costiere basano da sempre la propria piccola economia sulla raccolta dell’aratù, in particolare affidando la pesca alle donne che tradizionalmente lo attiravano intonando canzoni.
Umbù, Municipi di Canudos, Curaça e Uauá, Stato di Bahia, Nordest – Frutto nativo del Nord-Est che cresce nella Caatinga, la macchia tipica della regione semiarida brasiliana (il Sertão). Questo albero spontaneo, fruttifica una volta l’anno ed è una risorsa importante per una delle aree più povere e aride del Brasile, dove l’agricoltura è soggetta a severe siccità cicliche. L’umbù si raccoglie a mano e si consuma fresco oppure trasformato in numerosi tipi di conserve.
Cuore di Palma Juçara, Sudeste, São Paolo, riserve guaranì di Rio Silveira (municipio di São Sebastião) e Boa Vista (Ubatuba) – Delle 210 etnie che popolano il Brasile, uno dei gruppi più importanti è quello dei Guaraní. Originari del Paraguay, non hanno in realtà una nazione. La loro identità si fonda su lingua, religione e cultura. Di questa cultura fa parte il palmito (cuore di palma), estratto dal tronco della Juçara, varietà che cresce spontaneamente nel cuore delle rimanenti aree di foresta atlantica del Sud del Brasile. La Juçara è una varietà a rischio, per la intensiva attività di estrazione clandestina operata da palmiteiros non indios. Il Presìdio ha come obiettivo quello di incrementare la presenza della palma, creando vivai nella foreste e coltivando almeno due nuove palme per ogni palma tagliata.
Riso rosso della valle del Pianc, Municipio di Santana dos Garrotes, Vale do Piancó, Stato del Paraiba – Portato in Brasile dai Portoghesi, il riso rosso (Oriza Sativa L.) è maggiormente prodotto nella valle del fiume Piancó, dove è chiamato arroz da terra (riso della terra) e arroz de Veneza (riso di Venezia). Ingrediente molto importante della tradizione alimentare, su di esso si basa ancora la sussistenza dei contadini di tutta la regione. Prodotto in maniera tradizionale, secondo le rudimentali tecniche originarie, senza l’ausilio di nessun trattamento chimico, è raccolta manualmente nel mese di giugno.
Pinolo della Serra Catarinense, Municipi di Urubici e Lages, Santa Catarina – L’Araucaria angustifolia è un albero secolare nativo del Brasile meridionale sul quale si è da sempre basato il sistema alimentare umano e animale degli abitanti della Sierra Catarinense (Stato di Santa Catarina). Da decenni in questa zona si sta verificando una sistematica sostituzione di questi alberi, tanto che si stima che non sia rimasto più dell’1% delle originarie foreste di araucaria. Il pinolo di araucaria, o pinhão, è il seme dell’Araucaria angustifolia: lungo circa 4 cm, dalla forma allungata e dal color avorio, è avvolto da una scorza coriacea e raccolto in pigne di grosse dimensioni. Considerato da sempre un alimento povero, un matafome (ammazza-fame), è presente in molte preparazioni della cucina tradizionale.
Waraná nativo dei Sateré Mawé, Terra indigena Andirá Marau, Amazonas-Pará, Norte – Il Guaranà (Waraná nella lingua originale), è una liana che cresce spontaneamente da centinaia di anni nell’Amazzonia brasiliana. Ha fiori bianchi a pannocchie e frutti rossi riuniti in grappoli. I frutti sono raccolti un po’ prima della maturazione, quindi spolpati e lavati. I semi seccano lentamente in forni di terracotta, separati dalla pellicola esterna, pilati in mortaio, modellati in pani (o bastoni) di varie dimensioni e poste su stuoie appese dove ricevono il fumo di legni aromatici.
Nettare di canudo dei Sateré Mawé, terra indigena Andirá-Marau, nel bacino dei due fiumi omonimi, a cavallo tra gli stati brasiliani di Amazonas e Pará – Le api canudo sono allevate nei villaggi degli Indios Sateré-Mawé e hanno la particolarità di essere senza pungiglione. Gli Indios usano i prodotti degli alveari nella loro medicina tradizionale e preservano la tradizione della produzione dell’antico miele dei Maya. Questo miele è molto liquido, aromatico, gustoso e particolarmente pregiato.

Terra Madre

Terra Madre, l’incontro delle comunità del cibo, manifestazione concomitante con il Salone del Gusto, vanta un’importante presenza proveniente dal Brasile.

Le comunità del cibo brasiliane*. (contadini, allevatori, pescatori e produttori artgianali dell’agroalimentare).

Allevatori di caprini di Floresta
Apicoltori di Maragogi
Cooperativa regionale di artigiane di fibre del Sertão – Cooperafis –
Giovani agroecologisti di Abaré
Giovani tecnici e produttori degli assestamenti di Corumbá
Pescatori di Três Marias
Pescatori e trasformatori di Pirarucu di Silves
Presidio del cuore di palma Juçara
Presidio del guaraná dei Sateré Mawé
Presidio del nettare di canudo dei Sateré Mawé
Presidio del Pinolo
Presidio del riso rosso
Presidio dell’aratu
Presidio dell’umbu
Presidio della noce di baru
Produttori biologici del Cerrado
Produttori della cooperativa Sem Fronteiras
Produttori di agrumi e frutta organica di Pareci Novo
Produttori di beiju di Sant’Antonio, Prainha
Produttori di beiju e farinha seca
Produttori di bijajica di Garopaba -Cepagro –
Produttori di caffè di Minas Gerais Coofeliz
Produttori di castanha di caju della Serra do Mel
Produttori di castanha di caju di Barreira
Produttori di castanha do Brasil
Produttori di dolci di Maquiné
Produttori di dolci tradizionali di São Sebastião do Alto
Produttori di farina d’agua di Bragança
Produttori di farina di manioca polvilhada di Santa Catarina
Produttori di fibra naturale – Ceppec –
Produttori di frutta amazzonica di Parauapebas
Produttori di jatobá e baru di Nioaque, Mato Grosso
Produttori di licuri del sertão di Bahia
Produttori di mangaba di Santa Luzia do Itanhi
Produttori di miele di api native del Maranhão – Amavida –
Produttori di ortaggi di Santa Rosa de Lima -Agreco –
Produttori di pequi di Japonvar
Produttori di pinoli di Turvo (Arca do gosto)
Produttori di queijo di Minas
Produttori di queijo serrano di Bom Jesus
Produttori di riso del Pantanal, Corumbá
Produttori di socol di Venda Nova do Imigrante
Produttori di uva goethe di Urussanga
Produttori di uva isabel della Serra Gaúcha
Produttori quilombolas di marmellata di Santa Luzia
Produttrici di farina di manioca di Mogi-Mirim
Raccoglitori di banane di Praia Grande
Raccoglitori di berbigão di Santo Antônio de Lisboa
Raccoglitori di ostriche di Cananéia (Arca del Gusto)
Raccoglitori di pupunha e cupuaçu di Porto Velho
Rete di Produttori e trasformatori di cotone brasiliano – Justa Trama-

*Elenco aggiornato a oggi

Suoni di Terra Madre. Cinquantuno gruppi, trenta paesi rappresentati, una cinquantina di esibizioni al giorno all’interno del Lingotto Fiere e dell’Oval. Sono i numeri dei Suoni di Terra Madre, un altro elemento necessario nella costruzione del modello “comunità del cibo” a tutto tondo.
Dal Brasile:
Encantadeiras – Musica tradizionale brasiliana eseguita da quattro donne accompagnate da una percussione indigena.
Indios Guarani – Formazione composta da otto giovani dai 12 ai 16 anni, che hanno partecipato alla registrazione di un cd doppio Nande Aradu Pygua -Memoria Viva Guarani. Ad essi si aggiungeranno tre musicisti che si esibiranno con mbaepu, rawe e angua pu, per suonare la Danxa do Xondaro.
Cardoso Domingos Claudio e Alves da Silva Mendes Renan Antônio – Duo composto da viola e sassofono, che eseguono musiche del nord est del Brasile.
Agostinho Valdir José – Cantante e artista plastico

Sempre dal Brasile partecipano a Terra Madre 13 cuochi, 13 rappresentanti di università, 15 studenti del movimento dei giovani, lo Youth Food Mouvement (elenco aggiornato a oggi).

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