La notizia che arriva dalla Nuova Zelanda (nove vitelli transgenici clonati e progettati per ottenere un latte più ricco di caseina) è l’ennesima conferma che quella degli OGM può diventare una corsa folle e pericolosa al profitto e non al bene sociale o al progresso alimentare.
“Che bisogno c’è di un latte che coaguli più velocemente? – si chiede Piero Sardo, responsabile di Slow Food per i prodotti tipici. – I tempi di caseificazione naturali ci offrono da che mondo è mondo formaggi straordinari.
Accelerare artificialmente questi tempi serve solo agli interessi di chi produce: non c’è nessun miglioramento qualitativo, nessuno scopo terapeutico, nessun intento a tutela della biodiversità, solo un aumento di produzione e, conseguentemente, di profitto.
Le conseguenze sono nefaste: si stravolgono tecniche storiche di produzione, si alterano i criteri della tipicità e infine si penalizza il consumatore.
Come argomento a favore delle applicazioni biogenetiche viene spesso affermato che gli OGM possono risolvere il problema della fame nel mondo. Quest’ultimo, inquietante esperimento dimostra invece che serviranno soltanto ai produttori dei paesi ricchi per diventare più ricchi.”
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