Colorno – L’Università di Scienze Gastronomiche inaugura ufficialmente la sede di Colorno (PR) con il primo convegno internazionale dal titolo “Insegnare la Gastronomia”, che si terrà il 28 e il 29 maggio 2004. “Il convegno nasce dall’esigenza crescente di rispondere ad una richiesta di formazione accademica d’alto profilo proveniente da ogni parte del mondo e centrata sui temi dell’enogastronomia” afferma Alberto Capatti, Coordinatore didattico-scientifico dell’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche.
“Le relazioni previste dal programma hanno la finalità di trasmettere esperienze personali e professionali e di suggerire modalità didattiche e percorsi di ricerca alla nascente Università” sostiene Vittorio Manganelli, Direttore dell’Associazione. Le testimonianze che verranno raccolte nel corso del convegno, serviranno a precisare contenuti e a formulare gli indirizzi del corso in Scienze Gastronomiche, nelle diverse aree della storia, delle scienze, della comunicazione e delle politiche associative.
Il convegno vede la partecipazione di grandi nomi della cultura alimentare internazionale sia in veste di oratori, sia invitati al dibattito previsto durante i lavori che, per entrambe le giornate, sono chiusi al pubblico.
Barbara Santich, responsabile del programma di gastronomia dell’Università di Adelaide, Australia, sostiene che “il principale requisito nell’insegnamento della gastronomia è la comprensione della gastronomia stessa, nelle sue varie interpretazioni” . A Colorno, Barbara Santich presenta il programma de Le Cordon Bleu Graduate Program in Gastronomy organizzato in collaborazione con l’Università di Adelaide. “È necessario fornire agli studenti un’approfondita conoscenza della storia, della cultura del cibo dalla cucina alla letteratura gastronomica” .
Fra gli altri relatori, Claudio Peri, docente di tecnologie alimentari e microbiologiche presso l’Università di Milano, afferma che “l’esigenza di un approccio scientifico ai problemi della qualità, della sicurezza alimentare e della produzione si estende ormai anche alla gastronomia, attraverso una nuova qualificazione professionale degli addetti del settore ristorazione” . Tutto ciò si evidenzia nella crescente complessità del concetto di qualità alimentare (genuinità e sicurezza, qualità nutrizionale e sensoriale, qualità immateriale o del contesto produttivo, qualità del servizio, requisiti del sistema commerciale, sistemi di garanzia e tracciabilità).
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