Kenya è presente Cheese con i pastori e produttori di yogurt, comunità del cibo di Terra Madre e futuro Presidio Slow Food, che raccontano le loro tradizioni, la loro cultura e le tecniche di produzione di questo eccezionale prodotto in via Principi di Piemonte, nella zona dedicata ai progetti di difesa, promozione, consulenza e supporto portati avanti dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus sia in Italia che all’estero.
Il nome della comunità di allevatori e agricoltori – come quello del fiume che attraversa il villaggio – è Terzoi, che significa penna bianca, il loro ornamento tradizionale.
Con il latte delle vacche (incroci fra razze locali e zebù) e delle capre producono latte fresco, burro e uno yogurt particolare. Per ottenerlo versano il latte in una zucca vuota, lunga e stretta e lo lasciano riposare per almeno tre giorni. Poi fanno scolare il siero, richiudono il contenitore e lo scuotono regolarmente. Quando lo yogurt è pronto, aggiungono la cenere ricavata da un albero locale (il cromwo), che ha potere disinfettante, migliora il gusto (dando una nota aromatica) e conferisce allo yogurt un caratteristico colore grigio chiaro.
Quattro rappresentanti di questa comunità – futuro Presidio Slow Food – partecipano a un periodo di formazione in Italia (sulle regole igienico-sanitarie per gli animali e il latte) e a Cheese raccontano la loro cultura millenaria.
Area di produzione
West Pokot (Kenya occidentale)