Molto importante è la presenza a Cheese le produzioni artigianali degli Stati Uniti, un Paese in cui l’industria alimentare è la protagonista del mercato e ha causato la scomparsa quasi totale delle pratiche tradizionali. I produttori presenti alla kermesse internazionale dedicata ai formaggi sono i testimoni di una nuova generazione statunitense, nata dai farmer’s market e dalle produzioni biologiche, attenta alla qualità del cibo e al rispetto per l’ambiente.
La presenza americana si fa notare alla Gran Sala con il Presidio formaggi americani a latte crudo, una nuova scuola di casari, spesso donne, che ha introdotto un variegato panorama di formaggi artigianali innovativi. La zona di produzione spazia in diversi stati: California, Connecticut, Indiana, New Jersey, North Carolina, Oregon, Vermont, Virginia, Wisconsin. Slow Food Usa, tramite questo progetto, porta avanti una campagna di sostegno per i diritti di tutti gli artigiani che lavorano il latte crudo.
Sempre all’interno della Gran Sala si trova una sezione dedicata ai formaggi erborinati, la Casa dei Blu. In questo spazio gli Stati Uniti presentano tre prodotti: bayley hazen blue raw ayreshire, bonnieview farm moss end, pure luck hopelessly bleu.
Inoltre, da non perdere gli appuntamenti con i Laboratori del Gusto: seduti ai banchi come durante una lezione, i partecipanti potranno conoscere ed assaggiare i formaggi proposti con l’aiuto di esperti e produttori. Per gli Usa, da segnalare:
Lun. 24 settembre h. 13.00 – Blu dal mondo
Cinque formaggi a pasta erborinata provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Australia e Stati Uniti vengono abbinati ad altrettanti vini passiti e liquorosi del meglio dell’enologia mondiale: Porto, Jerez, vecchi Madeira, Sauternes, dolci della Mitteleuropa.