Giappone protagonista alla VI edizione del Salone del Gusto che si tiene a Torino (Italia) dal 26 al 30 Ottobre 2006.
L’evento, organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, è un appuntamento costante per chi vuole scoprire, conoscere e apprezzare produzioni artigianali di eccellenza da salvaguardare.
Durante i cinque giorni dell’evento molti appuntamenti sono riservati al cibo del Sol Levante, a dimostrazione della grande attenzione che gli organizzatori hanno riservato all’universo gastronomico giapponese, in cui Slow Food interviene in maniera decisa attraverso i suoi 40 convivium – le sedi locali in cui è organizzata l’associazione – e 2400 soci.
Ben tre Laboratori del Gusto, vere e proprie lezioni di “gusto” utilizzate da Slow Food per divulgare la cultura del cibo e del vino, hanno come protagonisti prodotti giapponesi.
L’antico costume di bere saké invecchiato torna in auge nel Laboratorio Il Saké invecchiato di Daruma-Masamune, grazie a un artigiano-sognatore che produce un saké concepito fin dall’inizio del processo di produzione per l’invecchiamento. I partecipanti hanno così il privilegio di assaggiare sei saké invecchiati dell’azienda Daruma-Masamune in abbinamento a sushi “maturo” d’Ayu, tofu confit al miso e altre specialità giapponesi.
I cibi tradizionali del Giappone seguono il mutare delle stagioni e così anche la cultura giapponese del tè, riproposta nel Laboratorio Tea time alla giapponese. Degustazione di alcuni tè verdi biologici di piccoli produttori della Comunità di Terra Madre della prefettura di Shizuoka, in abbinamento ai wagashi, dolci tradizionali, la cui forma e colore rispecchiano la natura che cambia. Si scopre così l’importanza degli ingredienti: acqua e foglie per il tè; riso, fiori, foglie e semi per i wagashi.
E dopo il saké e il tè si continua con la cultura giapponese degustando un single malt giapponese in abbinamento a sushi e sigaro Antico Toscano.
Sushi ancora protagonista di uno degli appuntamenti più attesi dell’evento italiano: i Teatri del Gusto, lezioni in cui i grandi chef realizzano dal vivo i piatti che li hanno resi celebri spiegando al pubblico le varie fasi della lavorazione. L’arte del sushi è dedicato a Sushiiwa, uno dei ristoranti più importanti di Tokyo che tramanda la vera tradizione e cultura del sushi. In questo appuntamento Teruo Sato, capo chef della Sushiiwa, e Masanao Saito, responsabile del locale di Tokyo, mostrano l’antica tecnica di preparazione del sushi.
Infine, Giappone anche negli Appuntamenti a Tavola, in cui ristoranti della zona ospitano grandi chef italiani ed esteri che si esibiscono con menù studiati per l’occasione. Il più grande interprete della cucina kaiseki, ossia la cucina tradizionale delle locande di Kyoto, è senza dubbio Kunio Tokuoka, chef del ristorante Kiccho di Kyoto e protagonista dell’Appuntamento dal titolo Il ritorno di Tokuoka. Si tratta di una cucina classica giapponese basata esclusivamente su ingredienti locali e di stagione che non fa altro che esaltare gusti e sapori originari della materia prima. I piatti sono curati in modo maniacale e presentati come tele d’autore. La sua cucina torna al Salone del Gusto, ospite del ristorante della nuova ala Art + Tech dell’Hotel Le Meridien del Lingotto: un ambiente essenziale, sospeso a mezz’aria, dove tutto è leggero e ampio. Il menù è per l’occasione servito con una selezione di etichette del Gruppo Italiano Vini.