La maestria del torrefattore

10 Ott 2024

Parte seconda: La strada verso la torrefazione

In una recente conversazione con due torrefattori della Coffee Coalition, Luciano Iamonte di Tressessanta Coffee Roasters con sede a Torino e Maela Galli di Torrefazione Cannaregio (Venezia), abbiamo esplorato il mondo sfaccettato della torrefazione del caffè. Ci offrono uno sguardo interessante sull’artigianato e la passione che stanno dietro ogni tazza di caffè.

Dalla finanza al gusto: il viaggio di Maela Galli

Il percorso di Maela Galli nel mondo del caffè è robusto tanto quanto le miscele che crea. Originaria del settore finanziario, Maela ha sempre avuto una vera passione per il caffè. Il suo viaggio è iniziato quando ha scoperto la Torrefazione Cannaregio, una storica torrefazione di Venezia con una tradizione che risale al 1930. Fondata da Antonietta, una delle prime laureate in legge a Venezia, la torrefazione aveva una storia importante ma era in crisi quando Maela ne prese le redini nel 2011.

“Ho sempre lavorato nel mondo della finanza, ma la mia passione era il caffè”, ricorda Maela. Inizialmente era entrata come consulente, ma alla fine ha rilevato l’attività, rivitalizzandola nonostante la ripida curva di apprendimento. “Per i primi anni ho tenuto i torrefattori precedenti. Solo quando mi sono sentita pronta ho preso in mano la situazione.” La dedizione ha dato i suoi frutti, e nel 2018 ha spostato le operazioni di torrefazione sulla terraferma per aumentare la produzione, mantenendo però un bar a Cannaregio.

Luciano Iamonte: un maestro della torrefazione moderna

La storia di Luciano Iamonte parla di evoluzione nel settore del caffè. Con dieci anni di esperienza, ha fondato insieme a un caro amico Tressessanta Coffee Roasters a Torino, dove può esprimere pienamente la sua filosofia di torrefazione utilizzando i macchinari tecnologicamente avanzati di Sweet Coffee Italia. Come torrefattore ufficiale per la Coffee Coalition, Luciano porta una vasta competenza e una passione per l’innovazione.

L’approccio di Luciano alla torrefazione è sia scientifico che artigianale. Separa i profili di torrefazione per diversi metodi di preparazione—espresso e moka sono distinti dal caffè filtro. “Cerco di far emergere le note floreali e fruttate per il filtro, dove sono più godibili,” spiega. Questa precisione fa sì che ogni tazza metta in risalto le caratteristiche uniche dei chicchi.

La Coffee Coalition: una piattaforma di apprendimento e condivisione

Sia Maela che Luciano sottolineano l’importanza della Coffee Coalition, una comunità in cui i torrefattori possono scambiarsi conoscenze ed esperienze. Per Maela, questi confronti sono inestimabili. “Non è scontato poter entrare in relazione con altre persone nel mondo della torrefazione. Ho incontrato così tante persone super competenti e umili nella loro esperienza,” dice. Lo spirito di collaborazione è fondamentale in un settore in cui ogni dettaglio conta.

L’arte della torrefazione: tecniche e filosofia

Parlando delle differenze tra le torrefazioni chiare e scure, entrambi i torrefattori hanno le loro preferenze e tecniche. Maela tende verso torrefazioni medie, assicurandosi che ogni profilo di caffè esalti i sapori naturali. “Ogni prima tostatura è un’esperienza,” afferma, evidenziando il suo approccio meticoloso. Sperimenta persino con il robusta nel caffè filtro, a testimonianza della sua volontà di esplorare e innovare.

La filosofia di Luciano si basa sulla comprensione delle origini e delle caratteristiche dei chicchi. “Ci sono così tanti cambiamenti fisici all’interno del caffè durante la torrefazione. Si tratta di capire il chicco crudo e immaginare un profilo,” spiega. Il suo obiettivo è creare una curva di torrefazione che preservi e amplifichi gli aromi e i sapori intrinseci del caffè.

Portare il caffè alla gente

Per entrambi i torrefattori, l’obiettivo finale è connettersi con i propri clienti. Maela evita il marketing aggressivo, preferendo che sia la qualità del suo prodotto a parlare. “Voglio che tu venga da me perché credi nel prodotto e perché ti piace,” afferma. Luciano rispecchia questo sentimento, sottolineando l’importanza di incontrare i gusti comuni e di educare i clienti senza pretese.

Si può tostare il caffè a casa?

Luciano e Maela concordano sul fatto che la torrefazione domestica sia possibile e possa essere un’esperienza molto gratificante. Dall’utilizzo di una semplice padella a metodi tradizionali come le pentole etiopi, tostare i propri chicchi può essere un modo entusiasmante per entrare in contatto con il caffè a un livello più profondo.

Le storie di Maela Galli e Luciano Iamonte illuminano l’arte che si cela dietro la torrefazione del caffè. I loro percorsi, filosofie e tecniche mettono in evidenza un profondo rispetto per il mestiere e un impegno verso la qualità. Che tu sia un esperto appassionato di caffè o un curioso passante, il mondo della torrefazione offre opportunità di scoperta.

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