Indigeno Masai parla di diritto alla terra all’Università di Scienze Gastronomiche

09 Feb 2017 | Italian

L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha accolto ieri, mercoledì 8 febbraio, la visita di Elifuraha Isaya Laltaika, indigeno Masai della rete di Slow Food e Terra Madre.

Laltakia ha tenuto una conferenza dal titolo: “I conflitti per la terra tra pastori e piccoli produttori in Africa orientale e i suoi effetti sulla produzione alimentare”.

Laltakia è professore di diritto alla Tumaini University Makumira (Arusha, Tanzania) e direttore dell’Association for Law and Advocacy for Pastoralists (ALAPA), ong che si occupa di difendere i diritti dei popoli indigeni, tra cui il diritto alla terra delle comunità pastorali. Da gennaio 2017 è membro del Forum Permanente delle Nazioni Unite sulle Questioni Indigene.

Laltakia ha partecipato a Terra Madre Salone del Gusto 2016, venendo per la prima volta a contatto con le attività di Slow Food. In questi mesi ha lavorato con i suoi studenti per creare alcuni orti ad Arusha, all’interno del progetto Slow Food 10.000 orti in Africa.

Durante la conferenza, Laltakia ha affermato: “Gli ultimi due decenni hanno visto un aumento di conflitti sanguinosi che in molte parti dell’Africa orientale coinvolgono le comunità pastorali da un lato e gli agricoltori di piccola scala dall’altro. Questi lunghi conflitti hanno causato la perdita di decine di vite umane e distrutto proprietà per milioni di scellini. Quel che è peggio è che i conflitti in corso rappresentano un ostacolo perenne all’autonomo sviluppo delle comunità, compresa la produzione di cibo.” 

La visita di Elifuraha Laltakia rientra nel contesto della collaborazione tra Slow Food e IFAD a sostegno dei popoli indigeni.

Slow Food e IFAD condividono una visione dell’agricoltura e dello sviluppo rurale basata sul sostegno alle produzioni di piccola scala, sull’importanza della diversità e su forme di consumo che diano la priorità ai prodotti e ai mercati locali. Questa visione comune si fonda sulla tutela della biodiversità, sulla salvaguardia dell’ambiente e sull’equità, ovvero sulla necessità di garantire prezzi giusti per i consumatori e compensi adeguati per i produttori.

Laltakia parteciperà in questi giorni alla terza riunione mondiale del Forum dei popoli indigeni all’IFAD, che si svolge a Roma dal 10 al 13 febbraio.

L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, fondata da Slow Food nel 2004, propone un programma di studio multidisciplinare sulla scienza e sulla cultura del cibo.

Dal 2004 a oggi, circa 2100 studenti provenienti da più di 85 Paesi hanno frequentato l’Università.

Per vedere la video intervista con Elifuraha Laltaika clicca qui! 

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Stampa Slow Food Internazionale:

[email protected] – Twitter: @SlowFoodPress

Slow Food è un’organizzazione internazionale che s’impegna affinché tutti possano conoscere e apprezzare il buon cibo: buono per chi si nutre, per chi coltiva e per l’ambiente. Slow Food coinvolge oltre un milione di appassionati, chef, esperti, giovani, produttori, pescatori e accademici in 160 Paesi. Tra loro, 100,000 soci appartenenti a 1,500 gruppi locali, che contribuiscono al finanziamento dell’associazione tramite la quota d’iscrizione e partecipano ai numerosi eventi organizzati sul territorio. Ai soci si aggiungono le 2400 comunità del cibo di Terra Madre impegnate in una produzione agroalimentare sostenibile e di piccola scala.

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